CSU teme sconfitta storica

La Baviera affronta oggi (domenica) un voto cruciale: con 13 milioni di abitanti e il secondo PIL regionale della Germania il risultato delle urne potrebbe avere conseguenze anche sul Governo federale a Berlino.

I sondaggi danno la CSU (unione cristiano-sociale) fra il 33 e il 35%, un dato molto lontano dal 47,7% dei voti incassati nel 2013. Al governo del Land da circa cinquant'anni, questa volta la CSU (presente solo in Baviera ma che forma un unico gruppo parlamentare con la CDU di Angela Merkel nel Parlamento nazionale) non solo dovrà quasi certamente allearsi con altri, ma potrebbe addirittura passare all'opposizione.

E' stato il presidente del Bundestag, Wolfgang Schaeuble, a immaginare "scosse anche nei partiti". Affermando che la Merkel è indebolita - "non è più così indiscutibile come prima" - non esclude, in un'intervista rilasciata alla SWR, che le urne bavaresi possano dare il via al processo del "grande cambiamento".

Ma a soffrire in queste ore non è soltanto la CSU. In caduta libera anche i socialdemocratici (SPD), che stando ai sondaggi franerebbero all'11-12% (nel 2013 avevano il 20,6). Si preparano invece a diventare una forza di governo i Verdi della giovane Katharina Schulze che, dati attorno al 18%, (nel 2013 presero l'8,6% dei voti) potrebbero far parte della futura coalizione di governo, magari proprio con la CSU. Fra i possibili protagonisti del prossimo esecutivo anche i Freie Wähler (liberi elettori), premiati dal 10% dei consensi nei sondaggi. Mentre i liberali (FDP) combattono per entrare in parlamento: sono dati fra il 5 e il 6. Sono per ora isolati, infine, quelli dell'estrema destra di Afd (anti-euro e anti-immigrazione), pure attorno al 10. Ma nessuno è disposto ad allearsi con loro.

ATS/M. Ang.

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