Dal palchetto di un ristorante popolare di Gaden, frazione di 400 abitanti 50 km a nord di Monaco di Baviera, Jörg Meuthen non risparmia nessuno. Il co-presidente dell'AfD nazionale punta il dito contro tutti i partiti tedeschi, a partire dalla CSU, gli alleati Cristiano-Sociali di Angela Merkel, che da oltre 50 anni governano il Land e ai quali spera di sottrarre elettori alle regionali del 14 ottobre. Secondo alcuni sondaggi, l'Afd potrebbe diventare terza forza, dopo CSU e verdi, con quasi il 13% di voti.
A caccia dell'elettorato conservatore
Esponente dell'ala moderata del partito, parlamentare europeo, Meuthen cavalca i cavalli di battaglia dell'Alternative für Deutschland: immigrazione, pensioni, lavoro, difesa delle frontiere e sovranità nazionale. Sbeffeggia la CSU, per aver cercato di inseguire a destra l'AfD riprendendo lo slogan "l'Islam non fa parte della Germania" salvo poi accusare il partito di estremismo filonazista: "Da anni ci rimproverano che continuiamo a scivolare a destra, è una cosa che sento in continuazione. Se fosse vero saremmo dovuti partire dall'estrema sinistra e ovviamente non è così, non siamo un partito di estrema destra".
Baviera, l'AfD si prepara
La crisi della CSU
Segnata da anni di tensioni a Berlino tra Angela Merkel e il ministro dell'interno Horst Seehofer, e dalla rivalità tra lo stesso leader Cristiano-Sociale e il governatore bavarese Markus Söder, la CSU ha risposto al calo di consensi nelle elezioni federali del 2017 spostandosi alla destra della cancelliera, per arginare l'erosione di voti. Una strategia che stando ai sondaggi è risultata controproducente, tanto che negli ultimi mesi Söder ha smussato i toni su temi quali l'immigrazione. Ancora alle regionali del 2013 la CSU aveva conquistato quasi un elettore su due. Adesso sfiora appena il 33 percento, troppo poco per governare da soli, e una possibile débâcle potrebbe avere ripercussioni anche a livello federale.
La rimonta dei verdi
La rincorsa dell'Afd sembra infatti aver alienato l'ala sociale e moderata del partito. Un elettorato attento all'ambiente, che sembra pronto a premiare i Verdi, al 19% nei sondaggi. Il partito ecologista, anche grazie a una nuova leadership, punta infatti anche su temi locali, come i prezzi astronomici degli affitti, e promette cambiamenti. Tra i possibili scenari c'è infatti anche quello di una coalizione con la CSU, sempre che altre sigle, come i liberali e i Freie Wähler, non riescano a fare l'ago della bilancia. E sempre che le previsioni della vigilia non vengano clamorosamente smentite alle urne.
thp