California in fiamme

Gli incendi che da giovedì scorso stanno devastando la California sono "i peggiori della storia", secondo i soccorritori, persino in uno Stato che è stato abituato ai continui roghi negli ultimi anni, conseguenza della siccità.

Il bilancio provvisorio si fa sempre più grave. Nel corso delle ultime ore è stata trovata priva di vita una dozzina di persone in precedenza date per disperse. Il triste bilancio ufficiale ora parla di 23 morti accertati, ma si aggraverà quasi certamente perché 110 persone sono considerate disperse.

Il Camp Fire, a nord della capitale Sacramento, ha fatto segnare un nuovo primato di abitazioni distrutte, 6'700 da giovedì mattina. La cittadina di Paradise, 27'000 abitanti nella contea di Butte, è semidistrutta, vari abitanti sono periti, 42'500 ettari di bosco sono andati in fumo e 250'000 persone hanno ricevuto l'ordine di evacuazione.

Tre dei 3'200 pompieri all'opera per lo spegnimento sono rimasti feriti. Solo il 20% dell'incendio è sotto controllo e si stima che le operazioni di spegnimento dureranno tre settimane.

Più a sud, il Woolsey Fire ha divorato 15'000 ettari e messo in fuga le star che vivono a Malibu. Lì i morti sono due. Lady Gaga, Alyssa Milano, Martin Sheen hanno dovuto lasciare le loro abitazioni insieme a migliaia di altri abitanti. In cenere anche i set di numerose produzioni, come la serie della HBO "Westworld". Ci sono anche altri focolai attivi, il principale dei quali è denominato Hill Fire.

Su Twitter, il presidente Donald Trump non ha dato la colpa ai cambiamenti climatici ma a "una gestione insufficiente delle foreste", minacciando di tagliare i fondi pubblici.