Le regioni anglofone del nord-ovest e del sud-ovest del Camerun, quest'ultima teatro della brutta avventura del gruppo di turisti ticinesi e italiani, sono mete sconsigliate dal Dipartimento federale degli affari esteri.
"Esistono tensioni fra gruppi separatisti e il Governo centrale", precisa la pagina della Confederazione, e "il rischio di sequestri è alto". Si cita l'esempio di due tunisini rapiti a inizio marzo, uno dei quali rimasto in seguito ucciso durante il tentativo di liberazione. Si riferisce inoltre disordini politici e attacchi contro le forze di sicurezza, in particolare ai posti di blocco stradali.
Berna raccomanda pure di restare ad "ampia distanza" dai confini con la Nigeria e il Ciad, per motivi analoghi. Le regioni più pericolose sono quelle del Sahel e del Lago Ciad, oltre alla frontiera con la Nigeria dove sconfinano i miliziani islamici di Boko Haram.
Stando al sito di African Adventures, il percorso della tappa, la seconda in un programma di cinque di tre settimane l'una fra il 2017 e il 2019, prevedeva la partenza dal Burkina Faso per attraversare nell'ordine Benin, Nigeria, Camerun e Ciad.
pon
Per saperne di più: