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Caos Francia, “Les Républicains” defenestrano Ciotti

A Parigi l’ufficio politico del partito caccia il presidente che “ha tradito” accordandosi con l’estrema destra del Rassemblement National

  • 12 giugno, 18:18
  • 13 giugno, 11:04
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L'Ufficio politico de LR che ha espulso Ciotti

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Di: ATS/RSI Info 

Il presidente de Les Républicains (LR) Eric Ciotti è stato espulso mercoledì pomeriggio dal suo partito. La decisione era nell’aria ed è stata presa all’unanimità dall’ufficio politico del partito che si è riunito a 500 metri dalla sede ufficiale parigina, i cui locali sono stati chiusi per impedire la riunione prevista alle 15:00. “Ho preso questa decisione in seguito alle minacce ricevute ieri. Devo garantire la sicurezza del personale”, si era giustificato nel primo pomeriggio Ciotti, il quale dopo la riunione, cui non ha partecipato, ha risposto che “resterà” presidente di LR contestando la validità della sanzione inflitta.

Il presidente espulso Eric Ciotti.jpg

Il presidente espulso Eric Ciotti

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“La riunione organizzata questo pomeriggio si è svolta in palese violazione del nostro statuto. Nessuna delle decisioni prese ha conseguenze legali. Potrebbe avere conseguenze penali”, ha scritto il deputato delle Alpi Marittime sul social X, pochi minuti dopo l’annuncio della presa di posizione dell’ufficio politico di LR.

Il movimento gollista è ora governato dai deputati Annie Genevard e François-Xavier Bellamy. “Les Républicains presenteranno i candidati al popolo francese in modo chiaro e indipendente” per le elezioni legislative, ha dichiarato Genevard.

Ventiquattr’ore dopo che Ciotti ha invocato una “alleanza” con il Rassemblement National di Marine Le Pen e del presidente Jordan Bardella, la crisi sembra essere più acuta che mai tra LR.

“Abbiamo una linea da tenere. Siamo in grado di mobilitare gli elettori e siamo in grado un domani, all’Assemblea nazionale, di fare da baluardo contro gli eccessi che minacciano oggi la Francia”, ha dichiarato Bellamy.

Non c’è spazio per i traditori e i putsch alla Putin

Valérie Pécresse, Ex candidata alle presidenziali di Les Républicains

Finora, il partito repubblicano di destra francese si era sempre rifiutato di stringere un’alleanza nazionale con l’estrema destra. “Eric Ciotti, fuori: ha tradito, ha tradito per un collegio elettorale. Deve lasciare la sua posizione di presidente ma non solo, non deve più essere membro di LR”, ha dichiarato Xavier Bertrand, dirigente del partito ed ex ministro, a BFMTV-RMC.

“Non c’è spazio per i traditori e i putsch alla Putin”, ha rincarato l’ex candidata alle presidenziali di LR Valérie Pécresse poco prima dell’inizio delle discussioni che avrebbero portato alla defenestrazione del presidente.

Espulsa anche Marion Maréchal

Quello consumatosi tra i Républicains non è il solo strappo politico avvenuto in questi giorni di riposizionamenti in vista delle elezioni legislative del 30 giugno. Sempre mercoledì, in tarda serata Éric Zemmour, leader del partito di estrema destra Reconquête ha annunciato a BFM TV l’espulsione di Marion Maréchal.

Un provvedimento preso dopo che quest’ultima nel tardo pomeriggio di martedì aveva invitato l’elettorato a votare per il Rassemblement National - partito della zia Marine Le Pen.

Maréchal militava in Rassemblement National prima di passare a Reconquête. ”È lei che si è autoesclusa dal partito - ha detto Zemmour - sono disgustato e ferito. La gente non è per forza interessata dalla vita interna dei partiti politici. Ma il suo è un record del mondo del tradimento”.

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