Elizabeth Warren, 69 anni, nota per le sue battaglie civili contro Wall Street, ha formalizzato sabato la sua corsa alla Casa Bianca.
Emblematico il luogo per l'annuncio, la città operaia di Lawrence, nel "suo" Massachusetts: una ex fabbrica teatro nel 1912 di uno storico sciopero guidato da donne e immigrati. L'ideale per lanciare quello che è sembrato un appello alla resistenza e alla lotta di classe contro i ricchi, le big corporation, il mondo della finanza, le lobby, quelle che ha lei ha combattuto sino ad oggi.
"Join the fight" (unisciti alla battaglia) il suo slogan. Immediata la reazione del comitato per la rielezione di Donald Trump: "Il popolo americano rifiuterà la campagna disonesta della senatrice Elizabeth Warren e le sue idee socialiste". Una conferma di quella che sarà la linea del tycoon: dipingere i dem come socialisti.
Nell'intervento la senatrice ha definito l'attuale amministrazione come "la più corrotta a memoria dei viventi". Secondo Warren il problema non è solo sconfiggere Trump ma riformare un sistema "che favorisce i ricchi e i potenti e getta a terra chiunque altro".
Elizabeth Warren, candidandosi, ha allungato la lista dei concorrenti dem, tra cui le colleghe Kamala Harris e Kirsten Gillibrand, mentre a breve dovrebbero sciogliere le riserve anche l'ex vice presidente Joe Biden, il senatore Bernie Sanders e l'ex deputato texano Beto O'Rourke.
ANSA/M. Ang.