Gli Stati Uniti dell'amministrazione Obama acquisirono prove che il ricercatore italiano Giulio Regeni era stato rapito, torturato e ucciso dai servizi di sicurezza egiziani e avvertirono il Governo Renzi. Lo rivela il New York Times.
''Non era chiaro chi avesse dato l'ordine di rapire e, presumibilmente, di ucciderlo'', ha detto una fonte. Ma quello che gli americani sapevano per certo - e che hanno condiviso con gli italiani - era che la leadership egiziana era totalmente consapevole delle circostanze della morte di Regeni, si legge ancora sul NYT.
"Non avevamo dubbi che questa faccenda era conosciuta ai massimi livelli", ha spiegato un'altra fonte dell'amministrazione Obama: "Non so se avessero la responsabilità ma sapevano". In tarda serata le autorità italiane si sono affrettate a smentire il contenuto dell'articolo. Intanto lunedì si è appreso che il Governo italiano ha deciso di rimandare al Cairo un suo ambasciatore. Il predecessore era stato richiamato in patria quando il caso era esploso.
ANSA/SP