Il Governo indiano ha chiesto 97 milioni di franchi di danni alla Nestlé. La richiesta segue la decisione dell'autorità per la sicurezza alimentare indiana (FSSAI) che, il 5 giugno, ha imposto alla multinazionale di bloccare la produzione e di ritirare dal commercio diversi tipi di pasta istantanea del marchio Maggi, contaminati da livelli troppo elevati di piombo e bollati come "non sicuri e pericolosi" per la salute.
La Nestlé ha ritirato il tipo di pasta incriminato dai negozi indiani ma respinge le accuse e continua a vendere quel tipo di prodotti in altri paesi. Un portavoce della filiale indiana ha dichiarato di non essere stata informata ufficialmente della richiesta di risarcimento- Saremo in grado di rispondere una volta in possesso dei documenti ufficiali", ha aggiunto Himanshu Manglik. Il marchio Maggi è presente in India da circa trent'anni, con una quota di mercato dell'80%.
ATS/M.Ang.