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Charlie Hebdo, due anni dopo

Sobrietà nel dolore per il secondo anniversario delle stragi perpetrate nel gennaio 2015 a Parigi

  • 7 gennaio 2017, 23:20
  • 8 giugno 2023, 02:50
Un uomo davanti alla sede di Charlie Hebdo dove spiccano i ritratti dei giornalisti uccisi

Un uomo davanti alla sede di Charlie Hebdo dove spiccano i ritratti dei giornalisti uccisi

  • Reuters

Silenzio, commozione e sobrietà hanno caratterizzato a Parigi il secondo anniversario degli attentati del gennaio 2015, tra cui la strage nella redazione di Charlie Hebdo, ancora oggetto di quotidiane minacce, e nel supermercato HyperCacher alla Porte de Vincennes, che in totale causarono la morte di 17 persone.

Commemorazioni pubbliche sono già avvenute nei giorni scorsi, ma oggi, sabato, a due anni dall’assalto alla redazione del periodico satirico, in molti si sono recati in rue Nicolas Appert, nell'undicesimo arrondissement della capitale francese, per ricordare le undici persone trucidate dai fratelli Kouachi, tra cui firme storiche del giornale come Wolinski e Cabu, oltre al poliziotto Ahmed Merabet che tentò di fermarli.

Sempre stamani sono stati ricordati pure lagente Clarissa Jean-Philippe e i cinque ostaggi dell'HyperCacher, assassinati nella zona della Porte de Vincennes da Amedy Coulibaly nei giorni successivi - tra l'8 e il 9 gennaio 2015.

ATS/AFP/EnCa

La parete di una centralina ricorda Ahmed Merabet, l'agente ucciso davanti a Charlie Hebdo

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  • Reuters

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