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Gaza: Corte penale vuole Sinwar e Netanyahu

Il procuratore chiede alla Camera preliminare mandati di arresto contro il leader di Hamas e il premier israeliano - Hamas: non distinguono vittima e carnefice - Israele: ci mettono sullo stesso piano di terroristi sanguinari

  • 20 maggio, 13:29
  • 25 settembre, 12:37
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Una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una delle tante proteste anti-Israele, qui in Indonesia

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Di: Agenzie/RSI Info 

Il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha chiesto alla Camera preliminare di emettere mandati di arresto per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant così come per i tre maggiori leader di Hamas: il responsabile del movimento nella striscia di Gaza, Yahya Sinwar, il comandante in capo dell’ala militare (le Brigate Al-Qassam) Mohammed Al-Masri e il capo dell’ufficio politico Ismail Haniyeh.

“Sulla base delle prove raccolte ed esaminate , ho ragionevoli motivi per ritenere che Benjamin Netanyahu, il Primo Ministro di Israele, e Yoav Gallant, il Ministro della Difesa di Israele, abbiano la responsabilità penale per i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità commessi nel territorio dello Stato di Palestina (nella Striscia di Gaza) almeno dall’8 ottobre 2023”, scrive la procura in un comunicato. Netanyahu e Gallant sono sospettati di avere deliberatamente affamato la popolazione civile, ucciso intenzionalmente dei civili e addirittura provocato uno sterminio o un omicidio plurimo.

Le accuse mosse ai leader di Hamas sono simili e includono lo sterminio, lo stupro e altre forme di violenza sessuale e la presa di ostaggi.

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Il numero uno di Hamas nella Striscia di Gaza Yehia Sinwar in una foto del 2022

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Per Hamas la richiesta richiesta “equipara la vittima al carnefice” e rappresenta un incoraggiamento per l’occupazione a continuare “la sua guerra di sterminio”.

Secondo il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz la richiesta è “un crimine di proporzioni storiche”. “Il parallelismo tra i leader di un paese democratico determinato a difendersi da un terrore spregevole e i membri di un’organizzazione terroristica assetata di sangue (Hamas) è una profonda distorsione della giustizia e una palese sconfitta morale”, ha dichiarato Gantz.

I mandati di arresto internazionali possono essere emessi in seguito ad una richiesta promossa dal Procuratore della Corte. La richiesta viene poi vagliata dai tre giudici che compongono la Camera preliminare.

Il procuratore capo può richiedere un mandato d’arresto se, all’interno di un’indagine in corso, vi siano “fondati motivi” di ritenere che siano stati commessi crimini internazionali vietati dallo Statuto della Corte (Articolo 58).

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Telegiornale 20.05.2024, 12:30

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