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Cile, la sfida degli estremi

Ballottaggio presidenziale fra il candidato dell'estrema destra e quello dell'estrema sinistra, l'esito è incerto

  • 19.12.2021, 13:22
  • 20.11.2024, 19:00
02:34

RG 12.30 del 19.12.2021 La corrispondenza di Emiliano Guanella

RSI Info 19.12.2021, 14:03

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Di: AFP/pon 

I cileni sono chiamati domenica a scegliere il loro presidente fra due candidati inattesi e dai progetti diametralmente opposti, in un ballottaggio che spacca il Paese in due come non era mai accaduto dal ritorno alla democrazia, dopo la fine della dittatura di Augusto Pinochet nel 1990. Per 31 anni da allora a governare erano sempre stati il centro-destra o il centro-sinistra, questa volta entrambi tagliati fuori.

Gabriel Boric

Gabriel Boric

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Gabriel Boric (poco sotto il 26% al primo turno il 21 novembre) ha solo 35 anni, l'età minima per essere in lizza, e guida una coalizione di sinistra che comprende anche i comunisti e chiede giustizia sociale. Il Paese latinoamericano è quello con le maggiori inuguaglianze economiche fra i membri dell'OCSE: l'1% della popolazione possiede un quarto delle ricchezze. Già leader di un movimento studentesco nel 2011, Boric vuole lanciare una riforma fiscale che chieda ai più abbienti un maggiore contributo. Nel suo programma ci sono un migliore accesso alla sanità e all'educazione, oltre che la riforma delle pensioni, oggi interamente privatizzate.

José Antonio Kast, 55 anni

José Antonio Kast, 55 anni

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Dall'altra parte c'è José Antonio Kast, 55 anni, fervente cattolico, figlio di emigrati tedeschi e rappresentante dell'estrema destra, ultraliberale in economia e con un fratello che fu ministro sotto il regime militare (Miguel Kast, economista dei Chicago Boys della scuola di Milton Friedman, morì di cancro appena 34enne nel 1983). Vuole al contrario del rivale abbassare le imposte, con l'obiettivo di creare lavoro. Punta sulla lotta alla delinquenza e all'immigrazione irregolare. Un mese fa fece quasi il 28%, il quadruplo rispetto al suo primo tentativo nel 2017. Da allora però molto è cambiato, la presidenza del conservatore Sebastian Piñera, che conclude il suo secondo mandato nell'indifferenza generale, ha deluso. La destra si è quindi coalizzata dietro di lui.

Testimonianza di un Paese spaccato dal retaggio del passato: gente in piazza, il 16 dicembre, per festeggiare la morte della vedova di Augusto Pinochet

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L'esito del voto, stando ai sondaggi, è alquanto incerto. Decisiva sarà la partecipazione e la capacità di fare andare alle urne quella metà degli aventi diritto che al primo turno non aveva nemmeno votato. I seggi sono aperti fino alle 18 locali, le 22 in Svizzera. I primi risultati dovrebbero poi giungere nel giro di qualche ora.

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