I sopravvissuti al sisma che ha colpito il nord-ovest della Cina sono confrontati a un freddo glaciale. Secondo la rete pubblica CCTV, 87’000 persone sono state trasferite in rifugi nella sola provincia del Gansu, ma per molte famiglie l’unico riparo è costituito da tende di fortuna, mentre le temperature nella contea di Jishishan scendono fino a 17 gradi sotto lo zero.
Le operazioni di soccorso sono sostanzialmente concluse, le speranze di trovare sopravvissuti sotto le macerie in queste condizioni sono praticamente nulle. Rispetto alla vigilia, il bilancio diffuso mercoledì non si è aggravato però in modo significativo: i morti recensiti sono 131, 113 nel Gansu e 18 nella vicina provincia di Qinghai.
La missione principale è ora quella di dare a tutti un riparo e di curare i feriti. Quelli ricoverati in ospedale sono un migliaio. Nella regione sono stati inviati 2’500 tende, 5’000 letti e 20’000 mantelli.
La scossa di magnitudo 6.2 si è prodotta nella notte fra lunedì e martedì, 1’300 chilometri a ovest di Pechino ed è stata seguita da altre più deboli. Le autorità ritengono che nuovi terremoti di magnitudo superiore a 5 potrebbero verificarsi nei prossimi giorni.
Violento terremoto in Cina
Telegiornale 19.12.2023, 20:00
Notiziario delle 11:00 del 20.12.2023
Notiziario 20.12.2023, 11:30