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Armenia e Azerbaigian concordano un accordo di pace

Dopo decenni di conflitti, i due Stati caucasici hanno trovato un’intesa volta a ristabilire normali relazioni - Ci sono però due articoli del trattato ancora irrisolti per gli armeni

  • Oggi, 07:00
01:31

RG 07.00 del 14.03.2025 - La corrispondenza di Stefano Grazioli

RSI Info 14.03.2025, 06:49

  • archivio Keystone
Di: AFP/Reuters/EnCa 

L’Azerbaigian e l’Armenia hanno annunciato giovedì di aver raggiunto un “accordo di pace” a seguito di negoziati volti a risolvere decenni di conflitto tra i due Paesi del Caucaso, che hanno combattuto due guerre l’uno contro l’altro.

“Il processo di negoziazione del testo dell’accordo di pace con l’Armenia si è concluso”, ha dichiarato alla stampa il ministro degli Esteri azero Jeyhun Bayramov. Poco dopo, i diplomatici armeni hanno rilasciato una dichiarazione in cui rimarcavano che l’“accordo di pace” era “pronto per essere firmato” e che volevano avviare consultazioni “sulla data e il luogo della firma”.

L’Armenia ha tuttavia criticato l’Azerbaigian nella sua dichiarazione per aver fatto un annuncio “unilaterale”, mentre avrebbe voluto che fosse un annuncio “congiunto”.

Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha comunque salutato l’intesa come un “evento importante”. Erevan è pronta “ad avviare discussioni sul luogo e sulla data della firma dell’accordo di pace”, ha aggiunto. Pashinyan, spiegando: “Crediamo che sia un testo di compromesso, come dovrebbe essere un accordo di pace”.

I due Paesi hanno combattuto due guerre, una vinta dall’Armenia dopo la caduta dell’URSS e l’altra vinta dall’Azerbaigian nel 2020. Le due guerre sono state combattute per il controllo della regione del Nagorno-Karabakh. Le forze azere hanno infine riconquistato l’intera regione dai separatisti armeni nel settembre 2023, dopo un’offensiva.

Armeni e azeri hanno attraversato una moltitudine di scontri transfrontalieri dalla loro indipendenza dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991. La Russia, l’Unione Europea e gli Stati Uniti sono stati coinvolti in vari momenti negli sforzi di mediazione.

I negoziati bilaterali vanno avanti da anni e sono stati caratterizzati da periodi di progresso ma anche di tensione. A gennaio, il premier armeno Pashinyan ha riferito di progressi, ma ha sottolineato che due articoli del trattato di pace sono rimasti irrisolti. Il capo della diplomazia azera ha comunque assicurato che l’Armenia ha “accettato le proposte dell’Azerbaigian” su questi punti.

L’Azerbaigian, più ricco e meglio armato del suo vicino grazie al petrolio e all’alleanza con la Turchia, attende ora che l’Armenia modifichi la sua costituzione, che fa riferimento alla dichiarazione di indipendenza, un documento che cita le posizioni di Erevan sul Nagorno-Karabakh.

L’Armenia ha già riconosciuto la sovranità dell’Azerbaigian su questa regione montuosa, che entrambi i Paesi considerano centrale per la loro storia e dalla quale la popolazione di etnia azera è fuggita negli anni ‘90 dopo la vittoria militare armena. L’anno scorso, inoltre, l’Armenia ha restituito all’Azerbaigian quattro villaggi di confine che aveva controllato per decenni, in seguito a un accordo sulla demarcazione del confine.

In seguito all’offensiva azera del settembre 2023 Baku ha ripreso il controllo del Nagorno-Karabakh, costringendo all’esodo la quasi totalità della popolazione di etnia armena, circa 100’000 persone.

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