Walid Abu Rashed ha fondato una piccola compagnia teatrale nel 2008. Nel 2011 vinse un premio come migliore attore ad Idlib, città siriana al confine con la Turchia. Voleva iscriversi a una rinomata accademia, ma nello stesso anno scoppiò la guerra contro il regime di Assad
"Ero dalla parte dei rivoluzionari - ha raccontato all'agenzia AFP - perché era la cosa giusta. Volevo combattere il regime e la sua oppressione verso il teatro. Cominciammo a essere critici verso il regime, e a parlare degli errori dei suoi capi". Ora, tra le macerie dei palazzi, si esibisce con i suoi burattini, per "togliere i bambini da questa atmosfera di guerra.
"Voglio diffondere il mio messaggio al mondo intero - spiega Walid - e il mio sogno è che tutti sappiano che nonostante ci uccidano e distruggano le nostre case, facciamo teatro e diffondiamo cultura, in modo da avere una generazione che combatterà, nel mondo, con il teatro e l'educazione. Perché un bambino cresciuto con la cultura è più forte di uno cresciuto a suon di botti e proiettili".