La Turchia ha annunciato che non riprenderà la sua offensiva militare lanciata il 9 ottobre nel nord della Siria, visto che le forze curde si sono ritirate dalle zone di frontiera conformemente all'accordo raggiunto cinque giorni fa con il vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence. La conferma dell'avvenuto ritiro è stata data telefonicamente dal segretario di Stato di Washington Mike Pompeo al suo omologo Mevlut Cavusoglu. "A questo stadio non è necessario condurre nuovi azioni", ha quindi comunicato in tarda serata il Ministero della difesa.
Martedì pomeriggio il presidente russo, Vladimir Putin, e quello turco, Recep Tayyip Erdogan, avevano concordato a Sochi una nuova tregua di 150 ore dalle 11.00 di oggi, mercoledì, e un controllo comune della maggior parte della fascia contesa. In proposito c'è l'assenso anche del capo dello Stato siriano, Bashar el Assad.
"Fonte di pace", come era stata denominata l'operazione contro la milizia dell'YPG, considerata "terrorista" da Ankara, ha causato centinaia di vittime e lo spostamento di centinaia di migliaia di civili.
Siria, la vittoria di Erdogan sui curdi di Siria
Telegiornale 23.10.2019, 14:30