Dimissioni immediate, a Bruxelles, per il commissario europeo Thierry Breton. Il francese, titolare del Mercato interno lascia l’incarico in aperta polemica con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Breton era stato indicato dal presidente francese Emmanuel Macron per un secondo mandato.
L’annuncio delle dimissioni è stato pubblicato su X. Breton accusa Ursula von der Leyen di aver chiesto a Parigi di sostituire il suo nome nel quadro dei negoziati per la formazione della nuova Commissione UE. Sviluppi che “testimoniano ulteriormente una governance dubbia” e che lo hanno portato alle dimissioni.
“Lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome - per ragioni personali che in nessun caso lei ha discusso con me direttamente - e ha offerto alla Francia, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente. Le sarà ora proposto un altro candidato” si legge nella lettera.
Fra Breton e la presidente non correva buon sangue. Il francese aveva capeggiato una fronda di commissari, criticando lo stile direttivo “poco collegiale e trasparente” di Ursula von der Leyen. Critiche forti, in particolare dopo la nomina - a fine gennaio - di Markus Pieper, eurodeputato tedesco del Partito popolare (la formazione di Von der Leyen) come incaricato per le piccole e medie imprese, un posto ben remunerato nell’esecutivo europeo, per cui il tedesco non era particolarmente qualificato. La vicenda era culminata in un voto di sfiducia al Parlamento europeo in piena campagna elettorale. Allora a ritirarsi fu Pieper.
Poco fa la Commissione ha fatto sapere che la presidente ha preso atto e accettato le dimissioni di Breton.