Il tribunale di Ivrea ha condannato a cinque anni e due mesi l'imprenditore italosvizzero Carlo De Benedetti, imputato nel processo per le morti da amianto fra gli ex operai Olivetti.
“L'Ingegnere” – come viene soprannominato per il suo titolo di studio - doveva rispondere di omicidio colposo in qualità di amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda dal 1978 al 1996. Stessa pena a Franco De Benedetti, imputato insieme al fratello e ad altre 15 persone, tra le quali l'ex ministro Corrado Passera, condannato con la condizionale a un anno e 11 mesi.
La giudice Elena Stoppini ha inoltre disposto la trasmissione degli atti in procura per nuovi accertamenti in relazione a tre decessi attribuiti a tumore polmonare.
L'accusa aveva chiesto nei suoi confronti 6 anni e 8 mesi. Da parte sua, De Benedetti, si è detto stupito e amareggiato e, negando gli addebiti, ha già annunciato che ricorrerà in appello.
Ottantadue anni, attualmente è presidente del Gruppo Editoriale Espresso, che pubblica l’omonimo settimanale e il quotidiano La Repubblica.
ANSA/ludoC