"Condizioni disumane"

Si è aperto martedì il processo che Anders Behring Breivik, l’autore di un attentato a Oslo e del massacro sull’isola norvegese di Utoya del 22 luglio 2011, ha intentato contro lo Stato norvegese per “violazione dei diritti umani”. Il militante di estrema destra si trova in isolamento da quando è stato condannato, nell’agosto del 2012, a 21 anni di carcere. Gli unici contatti che gli sono consentiti sono quelli con le guardie carcerarie, i medici e i suoi avvocati.

Il terrorista, che considera "disumane" le condizioni di detenzione – a differenza di quanto sostenuto dalle autorità norvegesi, che affermano che si tratta di una situazione assolutamente legale – ha sfoggiato il saluto nazista dopo essere entrato in aula.

L’avvocato del 37enne ha spiegato che il suo cliente vuole semplicemente avere la possibilità di discutere con altre persone, avere dei corrispondenti ed eventualmente beneficiare di visite.

reuters/mrj

Dal TG12.30:

15.03.2016: Breivik fa causa allo stato per le condizioni di detenzione