È salito ad almeno 49 il bilancio dei morti causati, sabato sera, nel Bangladesh da un'esplosione in un deposito di container privato, vicino al più grande porto del Paese, Chittagong (sudest), a seguito di un incendio: lo ha reso noto il capo dei medici della regione, Elias Chowdhury, precisando che sono "più di 300 le persone rimaste ferite".
Secondo una prima ricostruzione fornita dalle autorità, centinaia di persone erano giunte sul posto per domare le fiamme, quando all'improvviso un certo numero di container è esploso nel sito di Sitakunda.
Nei contenitori erano immagazzinati prodotti chimici. Le autorità riferiscono che il numero delle vittime potrebbe salire in quanto molti feriti sono stati ricoverati in gravi condizioni.
Nel deposito, al momento dell'incendio, c'erano circa 250 lavoratori. La causa di quanto successo deve ancora essere determinata.
Le altre stragi, tra corruzione e scarsa applicazione delle norme
Il Bangladesh ha una storia di disastri industriali (comprese fabbriche che prendono fuoco, con i lavoratori intrappolati all'interno), in un Paese dove vige la corruzione e la scarsa applicazione delle norme.
Negli ultimi anni i marchi globali, che impiegano decine di migliaia di lavoratori a basso salario in Bangladesh, sono stati messi sotto pressione per migliorare le condizioni delle fabbriche. Nell'enorme industria dell'abbigliamento del Paese, che impiega circa 4 milioni di persone, le condizioni di sicurezza sono migliorate in modo significativo dopo le massicce riforme, ma gli esperti dicono che gli incidenti potrebbero ancora verificarsi se altri settori non apportano cambiamenti simili.
Nel 2012, circa 117 lavoratori sono morti quando sono rimasti intrappolati dietro le uscite chiuse a chiave in una fabbrica di abbigliamento a Dhaka.
Il peggior disastro industriale del Paese si è verificato l'anno successivo, quando la fabbrica di abbigliamento Rana Plaza, fuori Dhaka, è crollata, uccidendo più di 1'100 persone.
Nel 2019, un incendio ha squarciato un'area di 400 anni fa, piena di appartamenti, negozi e magazzini nella parte più antica di Dhaka, uccidendo almeno 67 persone. Nel 2010, un altro incendio nella vecchia Dhaka, in una casa in cui venivano stoccati illegalmente prodotti chimici, ha ucciso almeno 123 persone.
Nel 2021, un incendio in una fabbrica di alimenti e bevande fuori Dhaka ha ucciso almeno 52 persone, molte delle quali sono rimaste intrappolate all'interno da una porta chiusa illegalmente.