I medici che hanno in cura il Papa hanno deciso di sciogliere la prognosi e parlano di “miglioramenti consolidati”. Lo riferisce, lunedì sera, il bollettino medico.
“Tuttavia, in considerazione della complessità del quadro clinico e dell’importante quadro infettivo presentato al ricovero, sarà necessario continuare, per ulteriori giorni, la terapia medica farmacologica in ambiente ospedaliero”, riferisce il testo.
Le condizioni cliniche del Papa - viene aggiunto - continuano ad essere stabili. I miglioramenti registrati nei giorni precedenti si sono ulteriormente consolidati, come confermato sia dagli esami del sangue che dall’obiettività clinica e dalla buona risposta alla terapia farmacologica.
Lunedì mattina papa Francesco ha potuto seguire gli Esercizi spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI, ha poi ricevuto l’Eucarestia e si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato per un momento di preghiera. Nel pomeriggio si è nuovamente unito agli Esercizi spirituali della Curia, seguendo in collegamento video. Durante la giornata ha alternato la preghiera al riposo.
Il fatto che i medici abbiano sciolto la prognosi per il Papa significa che non è imminente pericolo di morte a causa dell’infezione per la quale è stato ricoverato. Ma il quadro resta complesso e permangono altri pericoli, anche a causa dell’età, e per questo deve restare in ospedale, per cure in un ambiente protetto. È quanto spiegano fonti vaticane parlando di segni positivi ma con prudenza.

La voce del Papa in Piazza San Pietro
Telegiornale 07.03.2025, 12:30