Il Partito repubblicano, al potere in Armenia, ha indicato per bocca del suo capogruppo in Parlamento che sosterrà il candidato dell'opposizione quando, l'8 maggio, si ritenterà di nominare un primo ministro in sostituzione di Serzh Sargsyan, costretto alle dimissioni su pressione della piazza.
Non è però stato fatto il nome di Nikol Pashinyan, il trascinatore della protesta popolare, che martedì, unico candidato e al suo primo tentativo, non aveva ottenuto dall'Assemblea nazionale il numero minimo di voti richiesto. Se il risultato non dovesse cambiare, il Legislativo sarebbe allora disciolto e verrebbero indette elezioni anticipate.
Il presidente Armen Sargsyan e Karen Karapetian, che guida il Governo a interim, hanno lanciato un appello affinché siano avviati negoziati per venire a capo di una crisi che rischia d'essere molto pericolosa e che, da settimane, mobilita decine di migliaia di persone, soprattutto nel centro di Erevan, la capitale.
AFP/dg