La Grecia ha fatto scattare domenica lo stato di allerta massima per fronteggiare la pressione delle migliaia di migranti che si sono ammassati ai confini del paese, dopo che la Turchia ha deciso di aprire le porte verso l'Europa.
"Il nostro consiglio di sicurezza nazionale ha deciso di portare il livello di protezione dei confini al massimo", ha dichiarato il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, a margine di una riunione di crisi.
10mila migranti bloccati alla frontiera greca
Telegiornale 01.03.2020, 21:00
Sono circa 76'000 i profughi che si stanno dirigendo verso il confine greco dalla Turchia. Circa 13'000, secondo le cifre fornite dall'ONU, sono stati respinti dalla polizia greca che in alcuni casi ha fatto ricorso ai lacrimogeni e ai cannoni ad acqua.
Nell'Egeo, almeno 500 migranti si sono avvicinati a bordo di una decina di imbarcazioni in differenti punti dell'isola di Lesbo, dove circa 150 abitanti si sono riuniti attorno a un centro di accoglienza per migranti, dando fuoco alla struttura. Non ci sarebbero vittime, ma almeno una 70ina di persone sono rimaste senza un tetto, in seguito ai danni.
Il Governo greco ha attivato un sistema automatico che invia a qualunque telefono cellulare straniero nei pressi della frontiera un messaggio che dice: "Nessuno può attraversare il confine greco. Coloro che proveranno a entrare illegalmente saranno bloccati".