Ci sono un danese, uno svedese e un norvegese. Non è una barzelletta sulla cucina, ma il podio del Bocuse d’Or 2019, in pratica le Olimpiadi dei fornelli. Certo veder trionfare tre nazioni scandinave (mentre l’Italia è relegata al 15esimo posto) può sembrare strano, ma tant’è, il Bocuse d’Or 2019, come tante altre edizioni, ha premiato le selezioni ritenute migliori nel lavoro di squadra destinato – appunto – all’alta cucina. Medaglia d’oro, dunque, a Kenneth Toft-Hansen e al suo assistente Christian Wellendorf, guidati dal coach Rasmus Kofoed, unico tristellato Michelin di Copenaghen.
Un podio tutto del nord
A Lione, il 29 e il 30 gennaio, tra le 24 finaliste c’era anche la Svizzera, guidata dal 28enne Mario Garcia, che ha chiuso con un quinto piazzamento di cui essere orgogliosi (l’unico bronzo risale al 2007 grazie allo chef Frank Giovannini). Fondato nel 1987 dallo chef tristellato Michelin Paul Bocuse, deceduto un anno fa, il Bocuse d’Or è passato ora nelle mani del figlio Jérôme; la prossima edizione sarà nel 2021.