La Danimarca ha approvato giovedì una legge che permetterà di aprire centri di accoglienza per richiedenti l’asilo fuori dal suo territorio nazionale, delocalizzandoli di fatto in paesi terzi, eccetto qualche rara eccezione. L’obiettivo è quello di dissuadere l’arrivo dei migranti nel paese nordico.
Con l'appoggio della destra e dell'estrema destra, il testo portato dal governo socialdemocratico è stato adottato con 70 voti favorevoli e 24 contrari, ma la sua applicazione sarà possibile solo quando un paese accetterà di ospitare un centro. Per il momento, nessuno ha acconsentito, ma Copenaghen dichiara di essere in contatto con cinque o dieci paesi.
Il voto danese suscita preoccupazione a Bruxelles, che "condivide le preoccupazioni già espresse dall'ONU sulla compatibilità degli obblighi internazionali della Danimarca.”
Da parte sua l’UE aveva presentato lo scorso autunno un patto che prevede più rigore sui rimpatri, maggiori controlli alle frontiere esterne e snellimento delle procedure, oltre al superamento del trattato di Dublino.
Notiziario 17.00 del 23.09.20 - La corrispondenza di Tomas Miglierina
RSI Info 23.09.2020, 18:48
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