Donald Trump ha smentito venerdì le voci secondo le quali gli Stati Uniti starebbero progettando di uscire dall'Organizzazione mondiale del commercio. Il presidente ha ribadito tuttavia la convinzione che il suo paese sia trattando ingiustamente nell'ambito dell'OMC. La Casa Bianca ha imposto unilateralmente dazi su prodotti europei, canadesi e cinesi in particolare nel corso delle ultime settimane e ora è arrivata anche la risposta di Ottawa.
Nel corso di una telefonata, il premier Justin Trudeau ha annunciato a Trump che il Canada varerà dal 1° luglio dal 10 al 25% di diritti doganali (per un totale di 12,6 miliardi di dollari americani) non solo sull'acciaio e sull'alluminio, ma anche sulle importazioni di whisky, ketchup, succo d'arancia, barche a vela e a motore e tosaerba. Saranno accompagnati da 2 miliardi di dollari di aiuti su due anni alle imprese del settore metallurgico.
La mossa è coordinata con quella europea, mirata anche a moto e jeans. Sono presi di mira prodotti provenienti da Stati repubblicani, con la speranza di influenzare l'esito delle elezioni di mid term del 6 novembre. La frustrazione canadese per l'attitudine del primo partner commerciale si è manifestata nelle ultime settimane anche in campagne di boicottaggio dei prodotti statunitensi. Il sindaco della capitale, Jim Watson, ha inoltre invitato a non presenziare al tradizionale ricevimento che l'ambasciata degli Stati Uniti organizza per la festa nazionale del 4 luglio.
pon/ATS