Sono 10 i candidati ammessi lunedì dal "Comitato 1922", responsabile dell'organizzazione interna dei "tories", nella corsa per la successione di Theresa May alla leadership del partito Conservatore britannico e, a seguire, di premier del Regno Unito.
In gara figurano il super favorito Boris Johnson, ex ministro degli esteri, convinto che se il paese non lascerà l’unione entro il 31 ottobre, il suo partito rischierà l’estinzione. Oltre a lui, in corsa vi sono anche Michael Gove, Jeremy Hunt, Sajid Javid, Andrea Leadsom, Dominic Raab, Matt Hancock, Rory Stewart, Esther McVey e Mark Harper.
Resta fuori dai giochi, invece, Sam Gyimah, unico sostenitore di un secondo referendum sulla Brexit, non in grado di raccogliere il sostegno minimo di otto colleghi deputati per entrare in lizza. Ha annunciato il suo ritiro a termini ormai scaduti, poco prima della pubblicazione dell'elenco ufficiale.
L'avversario più pericoloso per Johnson, che nel fine settimana ha detto che Londra non pagherà a Bruxelles la fattura della Brexit se non saranno rinegoziati termini a lei più favorevoli rispetto a quelli dell'intesa attuale, sembra essere il meno carismatico ma più prudente Hunt, che come Raab in giornata ha attaccato l'ex sindaco di Londra. Gove è invece in serio imbarazzo dopo aver confessato di aver fatto uso di cocaina in passato, in aperto contrasto con le opinioni politiche che sbandierava. Il vincitore avrà l'ingrato compito di portare a termine il processo di uscita del Regno Unito dall'Unione Europea.
La procedura di elezione
La prossima guida dei "tories", che sarà anche il prossimo inquilino di Downing Street, dove per ora risiede ancora Theresa May, verrà scelto al termine di una procedura lunga e complessa. Il primo voto dei 313 parlamentari conservatori è previsto per giovedì. Dal 18 al 20 si proseguirà, con la successiva esclusione, di volta in volta, del meno votato. Questo fino a quando in lizza resteranno solo due nomi, che dal 22 giugno saranno proposti ai 160'000 iscritti. Il voto, per posta, durerà un mese, e l'annuncio del nuovo leader sarà dato il 22 luglio.