Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky diventa “Mr. Putin” mentre Kamala Harris il “vicepresidente Trump”. Queste le parole fuori posto pronunciate giovedì sera dal presidente statunitense Joe Biden, due errori che in pochi minuti sono rimbalzati in tutto il mondo come gaffe.
Ma non sono semplici sbadataggini dettate dalla disattenzione: si tratta di lapsus: “È il momento in cui il nostro cervello, nell’andare a ricercare le parole nella propria biblioteca verbale, fa confusione e sostituisce una parola con un’altra”. A spiegarlo è il professor Carlo Cereda, medico neurologo all’Ente Ospedaliero Cantonale.
Tecnicamente “si parla di parafasia e tipicamente si tratta di confusioni che avvengono nello stesso gruppo di significato, nello stesso gruppo semantico”. Non stupisce quindi che il presidente 81enne inverta il nome di due presidenti, Putin e Zelensky. “Lì si può chiaramente aprire il dibattito”, spiega il neurologo, però “i fenomeni indicati come lapsus verbali avvengono all’interno dello stesso gruppo di parole”, come confondere “forchetta” con “coltello” o scambiare il nome delle figlie, dicendo un nome per l’altro.
Ma quando avviene un lapsus? Può capitare a chiunque, soprattutto “nei momenti di stanchezza, di mancanza di sonno o in condizioni momentanee in cui il nostro cervello è particolarmente affaticato”. Però “quando i lapsus sono presenti in modo continuo”, continua Cereda, “questo può essere l’indicatore di una malattia neurologica soggiacente, come una malattia neurodegenerativa o altre tipologie di malattie che toccano proprio questa capacità di coordinazione e organizzazione del linguaggio”.
Nuove gaffes di Joe Biden
Telegiornale 12.07.2024, 12:30