Diplomazia cinese decisamente all’attacco dopo le nuove sanzioni nei suoi confronti annunciate ieri, lunedì, da Unione Europea, Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada. Oggi Pechino ha convocato alcuni ambasciatori occidentali per avere chiarimenti e ha lanciato pesanti accuse: le sanzioni sono “illegittime”, il paese è vittima di “menzogne”.
Cina e Russia si trovano ora fianco a fianco, nel replicare all’ondata di sanzioni occidentali nei loro confronti. Oggi il ministro degli affari esteri cinese, Wang Yi, incontrando il proprio omologo russo Sergei Lavrov, ha ammonito con questi toni: appartiene ormai al passato l’epoca in cui delle potenze occidentali potevano “inventare delle storie” o “fabbricare bugie” per influenzare gli affari interni della Cina.
Particolarmente accesi oggi i toni con la Francia: l’ambasciatore cinese è stato convocato per render conto delle espressioni giudicate offensive, utilizzate sulle reti sociali contro dei parlamentari francesi. Ma l’ambasciatore non si è presentato, invocando altri impegni e sollevando un’ulteriore reazione stizzita a Parigi.