Donald Trump al contrattacco

All’indomani dell’annuncio di Nancy Pelosi, speaker democratica alla Camera, che ha reso noto l’avvio di un’inchiesta formale di impeachment nei riguardi del presidente Donald Trump, la Casa Bianca si prepara a consegnare al Congresso entro la fine della settimana sia la denuncia dell'informatore che ha segnalato la telefonata di Trump al leader ucraino Volodymyr Zelensky, sia il relativo rapporto dell'ispettore generale.

A far scattare la messa in stato d’accusa dell’inquilino della Casa Bianca è l'ammissione di quest’ultimo di aver fatto pressioni su Kiev per indagare il figlio di Joe Biden, ex vicepresidente degli Stati Uniti con Barack Obama e in corsa per la presidenza alle elezioni del 2020. Il miliardario newyorkese è accusato di aver tentato di "arruolare" un Governo straniero al fine di ricevere un aiuto politico utile alla sua rielezione. Del resto pare che egli abbia domandato almeno otto volte al presidente ucraino d’indagare per corruzione la società nei cui vertici sedeva appunto Biden jr.

Non si è fatta attendere la replica via social media di Trump, che ha rimarcato: “Un giorno così importante alle Nazioni Unite, un così grande lavoro e un così grande successo, e i democratici deliberatamente dovevano rovinare e sminuirlo con altre breaking news con la spazzatura di una caccia alle streghe. Che brutta cosa per la nostra nazione!”.

Dal canto suo il portavoce della Casa Bianca ha stigmatizzato l'agire dei democratici, rilevando che con i loro attacchi "al presidente e alla sua agenda non solo sono faziosi e patetici, ma anche inadempienti del loro dovere costituzionale" perché minano "qualsiasi possibilità di progresso legislativo".