Sottoposte alla contraccezione con la spirale senza il loro consenso: è quanto sostengono le 143 donne, nate in Groenlandia, che hanno presentato lunedì una denuncia contro lo Stato danese che aveva organizzato con discrezione questa campagna negli anni ‘60 e ‘70.
“Le mie clienti hanno scelto di farlo perché non hanno ricevuto risposta alla loro richiesta di risarcimento in ottobre”, ha annunciato l’avvocato Mads Pramming, precisando che “i loro diritti umani sono stati violati”.
Alla fine degli anni Sessanta, la Danimarca attuò una politica contraccettiva per limitare la natalità nel territorio artico che, sebbene non fosse più una colonia dal 1953, rimaneva sotto il controllo di Copenaghen. Le giovani venivano sottoposte a questa pratica, a volte a loro insaputa, quando molte di loro erano appena entrate nell’adolescenza. Una serie di podcast basati sugli archivi nazionali e trasmessi nella primavera del 2022 dalla radio e televisione danese DR ha rivelato la portata di questa campagna.

Groenlandia, votazioni e sfruttamento del sottosuolo
Telegiornale 05.04.2021, 22:00