Il dark web nuova frontiera dello spaccio di droga? Sembra proprio di sì, a giudicare dall’operazione condotta oggi, venerdì, dalla polizia italiana in 25 province, dove sono stati eseguiti arresti e perquisizioni nei confronti di persone che, a vario titolo, avrebbero gestito traffico e vendita di stupefacenti attraverso quella che è una parte anonima e nascosta di Internet: un vero e proprio web parallelo, non indicizzato, facilmente accessibile tramite programmi ad hoc.
Le indagini svolte dalla servizio centrale e dalla squadra mobile di Lecco sono durate 15 mesi, con agenti sotto copertura che sono riusciti a monitorare molti degli arrestati. Sotto inchiesta sono finiti un italiano, un brasiliano e un albanese che gestivano la compravendita di hashish, cocaina, marijuana e varie droghe sintetiche.
Il “web nascosto” viene usato anche da varie organizzazioni per trasmettere documenti aggirando la censura governativa; molto spesso, tuttavia, è un luogo dove organizzazioni criminali e singoli vendono ogni genere di mercanzia (Leggi l’inchiesta: Il lato oscuro della rete).
ANSA/ludoC