Il Times prosegue nella sua campagna contro l'inerzia dei colossi del web, che non rimuovono tempestivamente dai loro siti immagini violente, illegali e perfino pedopornografiche, come nel caso di Facebook. Il social network è finito nel mirino del giornale di Rupert Murdoch proprio per essersi rifiutato di cancellare dalle sue pagine immagini che ritraggono anche violenze sui bambini.
Nel materiale finito sotto accusa c'è di tutto: da un video con una violenza sessuale contro un bimbo ad animazioni a sfondo pedofilo. Non mancano (come accaduto per YouTube, controllata da Google) video di esecuzioni dello Stato islamico.
Un legale, interpellato dal Times, ha dichiarato che se Facebook non interviene (inserendo filtri ad hoc) rischia un'azione penale in Gran Bretagna. Il colosso USA, dopo la denuncia del giornale, ha promesso di intervenire e ha rimosso parte del materiale. Resta ancora molto da fare per evitare il ripetersi di casi del genere.
ATS/M. Ang.