Sta scuotendo la Francia la storia di Gisèle Pélicot, una donna di settant’anni che per anni è stata drogata dal marito e fatta stuprare da decine di uomini. In tutto il Paese sono state organizzate ieri, sabato, delle manifestazioni con lo scopo di chiedere giustizia e maggiore tutela delle donne.
“Questo processo è solo la punta dell’iceberg. È qualcosa che è emerso in mezzo a un oceano di continue violenze, stupri, aggressioni: femminicidi che si verificano in tutto il mondo, tutto l’anno, ogni anno”, dice una manifestante. Pélicot ha deciso di affrontare pubblicamente il processo come segno di solidarietà con le altre donne vittime di crimini simili.
“Lo stupratore può essere qualsiasi uomo: non tutti gli uomini, ma qualsiasi uomo. Ed è per questo importante che, tra donne e uomini, ci guardiamo per capire come ricostruire effettivamente relazioni sane”, afferma una giovane donna scesa in piazza per protestare.
Pélicot ha già testimoniato davanti alla Corte e ha intenzione di essere presente quando lo farà l’ex marito Dominique - con il quale è stata sposata per cinquant’anni e ha avuto tre figli -, nonché i suoi 50 sospetti stupratori, che hanno un’età compresa tra i 26 e i 73 anni. Il verdetto è atteso per fine novembre.
Il dramma Pélicot
Telegiornale 15.09.2024, 20:00