Mercoledì 20 luglio il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha segnalato che Mosca ha obiettivi geografici che vanno ben al di là del singolo Donbass. Tuttavia, secondo quanto evidenzia giovedì su Twitter l’Istituto per gli Studi sulla Guerra (ISW), i suoi appelli alla cattura di più ampie conquiste territoriali sono “notevolmente divergenti dalla realtà lenta e stridente delle recenti operazioni russe in Ucraina”.
In altri termini, la pressione della controffensiva ucraina sta complicando marcatamente gli sforzi di Mosca tesi a consolidare il controllo militare degli Oblast occupati di Zaporizhia e Kherson e non è assolutamente chiaro – conferma l’ISW – “come il Cremlino ritenga di poter generare una potenza di combattimento offensiva sufficiente per prendere nuove e significative porzioni di territorio ucraino”.
Inoltre, stando a quanto riferisce il giornale indipendente The Moscow Times, sembra che le truppe formate dai volontari russi ricevano solo una manciata di giorni di addestramento prima di essere inviate in Ucraina. Il periodico evoca le dichiarazioni di una recluta spedita al fronte dopo cinque giorni, secondo le quali vi sono soldati nella sua unità “che non sapevano neppure come funzionasse una mitragliatrice”.
Sul campo di battaglia, intanto, anche giovedì si registrano bombardamenti russi su obiettivi civili. La città di Mykolaiv è stata infatti bersagliata da missili e granate di Mosca "in modo massiccio", stando a quanto ha spiegato ai media il sindaco Oleksandr Senkevich. Non si hanno ancora notizie di eventuali feriti o vittime dei nuovi bombardamenti. L'allarme aereo è scattato poco dopo le 3.00 (le 2.00 di giovedì notte in Svizzera) ed è durato 40 minuti.
Mosca del resto sta rafforzando favorevolmente le sue posizioni in varie aree nell'est ucraino, allo scopo di difendersi al meglio dalla controffensiva dell'esercito di Kiev, ottenendo anche qualche vittoria parziale. L'attuale offensiva portata avanti dai soldati russi sembra avere le carte in regola per offrire, secondo quanto dice l'analista militare George Barros, "limitati guadagni territoriali nel Donbass a nord-est dell'autostrada E40 ma probabilmente culminerà prima di conquistare le principali aree popolate come Sloviansk o Bakhmut".
Riavviato giovedì il gasdotto Nord Stream
Intanto va segnalato che il gasdotto Nord Stream, che collega la Russia alla Germania, è stato riavviato giovedì al termine del periodo di manutenzione di dieci giorni: lo ha reso noto in mattinata un portavoce di Nord Stream. "Sta funzionando", ha precisato il portavoce, ma senza specificare l'effettiva quantità di gas consegnata. Il Governo tedesco temeva che il gasdotto non sarebbe stato riaperto da Mosca dopo i lavori programmati. E a seguito della messa in "stand-by" dell'infrastruttura l'Unione europea ha dato una forte accelerata alla sua azione per porre un freno alla crisi energetica.
Crisi energetica, il piano dell'UE
Telegiornale 20.07.2022, 22:00