Il Cairo si è svegliata stamani (lunedì) sotto i visibili effetti dello stato di emergenza, decretato ieri sera - per tre mesi, in tutto l'Egitto - dal presidente Abdel Fattah al Sisi, in conseguenza degli attentati di domenica, che hanno provocato, secondo l'ultimo bilancio disponibile, almeno 47 morti e 126 feriti in due chiese copte, a Tanta ed Alessandria, sul Delta del Nilo. La notizia è stata diffusa dal principale quotidiano governativo, al Ahram. I pendolari, stamattina, hanno fatto una lunga deviazione per aggirare il ponte "6 Ottobre", chiuso al traffico.
A Zamalek, superprotetto isolotto sul Nilo, "centro del centro" della città, è stata chiusa una via trafficata che passa davanti alla chiesa copta della Vergine Maria. Anche altrove si notano misure di sicurezza rafforzate: davanti a hotel, edifici pubblici e alla centralissima piazza Tahrir. Militari con passamontagna sono vicini all'ambasciata britannica, sempre molto protetta anche con sbarramenti in cemento, ma raramente in maniera così appariscente. La presidenza della Repubblica ha annunciato un lutto nazionale di tre giorni.
ATS/M. Ang.
TG 12.30 del 10.04.2017: Egitto, stato d'emergenza
TG 20 del 10.04.2017: Egitto, stato d'emergenza