Elon Musk, più Mr. Hyde che Dottor Jekyll

Eroe o cattivo? Elon Musk, il cavaliere oscuro, vorrebbe essere come Tony Stark il miliardario degli Avengers della Marvel. Molti cercano paragoni con altri personaggi dei fumetti, spacciandolo per novello Lex Luthor, il supercriminale, acerrimo nemico di Superman. Dopo averlo seguito passo dopo passo negli ultimi due anni, Walter Isaacson associa Musk a Dottor Jekyll e Mr. Hyde.

L’ex direttore del Time, Isaacson, è fresco della pubblicazione di “Elon Musk” l’attesa biografia del 52enne imprenditore, l’uomo più ricco d’America e forse del pianeta, che dopo aver inventato il sistema di pagamenti elettronico PayPal, ripensato l’auto elettrica con Tesla ed essersi buttato nelle missioni spaziali con SpaceX, da più di un anno ha acquistato Twitter (per poi licenziarne l’80 % dei dipendenti e cambiargli nome in “X”) e cerca di incidere nella geopolitica (leggi guerra tra Ucraina e Russia) con il suo sistema di satelliti Starlink e di condizionare il futuro scommettendo nell’intelligenza artificiale.

Le 772 pagine (in italiano, 665 in inglese) della biografia di Isaacson non risolvono forse il mistero Musk, ma offrono con dovizia di particolare i dettagli della vita e l’ascesa di questo personaggio controverso. Ne esce il racconto di un Musk tormentato dal padre e segnato dall’infanzia problematica in Sudafrica, geniale ma irascibile e vulnerabile come un bambino, i cui legami affettivi e famigliari paiono quantomeno disfunzionali. Sposato tre volte (due con la stessa moglie) ora ha una compagna e ben undici figli, “sicuramente un po’ per il suo ego – ha spiegato Isaacson a CBS – sia perché è convinto che per salvare il mondo tutti debbano fare più figli”. 

Ossessionato dalla lettera X (presente nei nomi delle sue società e di molti dei suoi figli) e dal lavoro, con una propensione compulsiva all’impresa che lui vorrebbe eroica, Musk sembra spesso in preda ai suoi demoni, sostenuto da una sindrome messianica che male si concilia con il potere enorme da lui acquisito nel mondo. A proposito della fornitura all’Ucraina del sistema satellitare per il segnale di Internet, Musk avrebbe confidato a Isaacson il proprio disagio: “Come faccio, confessò al biografo, a stare in mezzo una cosa così?”. Ma – ha aggiunto lo scrittore 71enne – in realtà, Musk ama queste cose, adora il dramma. Ama essere un eroe epico. E penso sia pericoloso, perché lo ama troppo!”.

In diversi negli Stati Uniti hanno storto il naso una volta letto l’approccio troppo accomodante di Isaacson nei confronti del protagonista della biografia e pure per l’inevitabile paragone di un personaggio così divisivo e ombroso con i soggetti delle altre opere da lui pubblicate (Einstein, Steve Jobs, Leonardo Da Vinci o Benjamin Franklin). Lui si è limitato a dire che “tra 100 anni, saremo ancora qua perplessi su quanto il personaggio dell’anno del 2021 sia oscuro. Ma bisognerà ammettere: Musk ha messo il dito sulla superficie della Storia e ne ha fatto emergere le increspature”.

“Non sono cattivo”, si era giustificato Musk nel 2021 durante il programma Saturday Night Live, “ho solo reinventato l’auto elettrica e intendo mandare le persone su Marte; volete anche sia una persona normale e tranquilla?!?”. A leggere la biografia non vi sono dubbi: non aveva mentito.