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Erdogan frena su Cipro

Il presidente turco, all'indomani della Conferenza sulla riunificazione, chiede un completo ritiro delle forze militari

  • 13 gennaio 2017, 18:06
  • 8 giugno 2023, 03:00
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan

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Un ritiro completo dei circa 30'000 soldati turchi presenti nel nord di Cipro è "impossibile", a meno che il ritiro non sia "reciproco". Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, all'indomani della Conferenza internazionale sulla riunificazione dell'isola a Ginevra, a cui hanno partecipato i tre paesi cosiddetti garanti, ovvero Turchia, Grecia e Regno Unito.

"Cipro del sud (la Repubblica di Cipro, l'unica riconosciuta dalla comunità internazionale, ndr) e la Grecia hanno ancora aspettative diverse" da noi "sulle questioni dei garanti e della sicurezza", ha aggiunto Erdogan, citato dall'agenzia statale Anadolu.

Cipro, lo ricordiamo, è divisa in due dall'estate del 1974 quando (dopo un fallito colpo di Stato dei nazionalisti greco-ciprioti contro l'allora presidente Makarios III, ispirato dalla giunta militare al potere ad Atene e teso a riunificare Cipro alla "madrepatria" greca), Ankara decise di inviare sull'isola una forza militare d'occupazione - ancora presente nel paese - a difesa della minoranza turco-cipriota.

ATS/M.Ang.

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