Il partito riformista della premier estone Kaja Kallas sembra essersi assicurato domenica il primo posto alle elezioni parlamentari, con il 32% dei voti al 92% dello spoglio delle schede di voto. In flessione invece il partito di estrema destra EKRE guidato da Martin Helme, fermo al 15,7 per cento. Questo risultato dovrebbe garantire continuità nel sostegno entusiasta che Tallin sta dando all'Ucraina sin dal primo giorno dell'invasione russa.
L'Estonia conta circa un milione di aventi diritto di voto e la partecipazione a queste elezioni è stata del 63,7%. Alle urne si sono recate circa 150'000 persone, gli altri, più del doppio, hanno invece votato online.
Lo spoglio delle schede di voto
La posta in palio
La premier Kallas cercava la riconferma dopo una legislatura turbolenta che aveva visto un cambio di maggioranza in corsa. La Kallas è tra le figure politiche europee in prima linea nella gestione del conflitto Russo-Ucraino e una sua bocciatura avrebbe potuto avere ripercussioni nello scacchiere continentale. La premier, durante la sua prima legislatura iniziata proprio nell'anno dello scoppio del conflitto, ha sostenuto senza esitazione l'Ucraina, fornendo assistenza economica ed umanitaria.
Il maggiore rivale del Partito Riformatore Estone di centro-destra della Kallas è costituito dall’estrema destra del Partito Popolare Conservatore Estone (EKRE), un gruppo politico estremamente scettico verso l'UE e la NATO, che si è pronunciato contro la presenza militare statunitense nel Paese. Alcuni membri del partito sono inoltre stati accusati di aver mantenuto dei legami con la Russia. I membri di EKRE sono contrario alla consegna di nuove armi a Kiev e all'accoglienza di altri profughi di guerra ucraini.

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