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Europee, l’estrema destra si rafforza

Balzo in avanti delle formazioni sovraniste – Cresce anche il centrodestra: in Parlamento la “grande coalizione” centrista dovrebbe mantenere al maggioranza

  • 9 giugno, 17:18
  • 10 giugno, 13:00
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La leader dell'RN Marine Le Pen insieme al presidente e capolista alle europee Jordan Bardella

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Di: RSI Info

Le elezioni europee sono state caratterizzate da una forte ascesa dei partiti di estrema destra e da una brusca battuta d’arresto dei partiti al Governo nelle due principali potenze del Vecchio continente: Germania e Francia. In quest’ultima, l’ascesa del Rassemblement National, che ha totalizzato oltre il 31% delle preferenze – più del doppio del partito Renaissance della maggioranza presidenziale – ha portato addirittura Macron a sciogliere l’Assemblea nazionale per indire nuove elezioni legislative tra giugno e luglio. Sebbene pesantemente sconfitto, il cancelliere Olaf Scholz esclude invece di fare lo stesso in Germania.

A crescere però, a livello europee, è stato anche il centrodestra. Si prevede quindi che la “grande coalizione” centrista composta dal gruppo del Partito popolare europee, dai socialdemocratici e dai Centristi, all’interno della quale tradizionalmente si forgiano i compromessi al Parlamento europeo, manterrà la sua maggioranza.

10 giugno, 16:07

Spagna, Yolanda Diaz lascia la guida di Sumar

Yolanda Diaz, numero tre del Governo spagnolo e capofila del partito di estrema sinistra Sumar, si è dimessa da quest’ultimo incarico alla luce dei cattivi risultati nelle elezioni europee di questa domenica. Sumar ha ottenuto 3 seggi a Strasburgo, contro i 22 del Partito popolare, i 20 dei socialisti e i 6 dell’estrema destra di Vox. Podemos, l’altra formazione dell’area di sinistra, si è fermato a 2.

10 giugno, 14:24

Von der Leyen, "parlerò col Pse ma lascio porte aperte"

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto parlerà dapprima con le “grandi famiglie europee” che hanno “ben collaborato” con il Partito popolare europeo, come quella dei socialisti europei, ma lascia “porte aperte” ad altri contatti.

10 giugno, 13:36

Eletta Ilaria Salis, legali chiederanno immunità

“Non appena ci sarà la proclamazione chiederemo all’autorità giudiziaria ungherese di rimettere in libertà Ilaria Salis e di sospendere il procedimento penale”. Così stamane gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini, legali di Ilaria Salis ai domiciliari a Budapest e eletta al parlamento europeo per AVS, annunciando l’istanza di revoca di qualsiasi misura cautelare.

I due avvocati hanno ribadito che ora la 39enne italiana “beneficia dell’immunità” in base alle norme UE ed hanno anche sottolineato che la magistratura ungherese potrebbe provvedere d’ufficio.

10 giugno, 13:07

Gli eurodeputati dell'AfD escludono Krah

Maximilian Krah non farà parte della delegazione europarlamentare del partito di ultradestra tedesco AfD. I nuovi parlamentari eletti, nel costituirsi come gruppo, hanno firmato una mozione nella quale hanno deciso di non accogliere Krah. Il capolista del partito era stato travolto da diversi scandali nel corso della campagna.

10 giugno, 12:01

Il Cremlino reagisce ai risultati: la maggioranza resta pro-ucraina

I risultati delle elezioni UE mostrano che la maggioranza nel Parlamento rimarrà pro-europea e pro-ucraina, ma i partiti di destra stanno incalzando le forze pro-europee. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia TASS. La Russia “monitora attentamente” la crescita dei partiti di destra in Europa., ha poi aggiunto Peskov. “

10 giugno, 11:58

In Germania nessun voto anticipato

“Neanche per un secondo abbiamo pensato alle nuove elezioni in Germania”. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit, rispondendo in conferenza stampa a Berlino. “Il nostro sistema politico è molto diverso da quello francese”, ha aggiunto. “Le elezioni sono nel settembre 2025”, ha aggiunto.

10 giugno, 10:14

In Grecia lo scrutinio conferma vittoria di Nea Dimokratia a 28%

Sette partiti greci sono riusciti a ottenere i consensi necessari per varcare la soglia del Parlamento europeo e spartirsi i 21 seggi a disposizione della Grecia, al termine delle votazioni che si sono tenute ieri.

Il partito conservatore di Nea Dimokratia, del Ppe, si è assicurato il 28,31% dei voti e ha ottenuto sette seggi nel Parlamento europeo. Il principale partito di opposizione di sinistra, Syriza, ha ricevuto il 14,92% dei voti, un risultato che si traduce in quattro seggi a Strasburgo. Il partito socialista del Pasok è arrivato terzo con il 12,79% dei voti e si è assicurato tre seggi.

L’estrema destra con Ellinikì lisi ha ottenuto il 9,30% dei voti, guadagnando due seggi, e precedendo di poco i comunisti del Kke, che hanno registrato il 9,25% e hanno ottenuto a loro volta due seggi nell’Europarlamento.

Altri tre partiti hanno superato la soglia del 3% necessaria per essere rappresentati a Strasburgo. Il partito ultraconservatore Niki, ha ottenuto un seggio con il 4,37% dei voti, quello populista di Plefsi eleftherias (‘Rotta della libertà’) ha ricevuto il 3,40% e verrà rappresentato da un eurodeputato. Anche il nuovo partito ultranazionalista Fonì logikìs (‘Voce della ragione’) ha superato la soglia con il 3,04% dei voti e ottiene un rappresentante nel parlamento Ue.


10 giugno, 10:12

Spagna, confermata la vittoria (di misura) del centrodestra

Confermata dallo scrutinio definitivo la vittoria in Spagna del Partito Popolare che ha vinto le elezioni europee con 22 seggi e il 34,2% dei voti. Il partito guidato da Alberto Nunez Feijoo non ha tuttavia incassato la vittoria di lunghezza alla quale aspirava per mettere in discussione la continuità del governo minoritario progressista Psoe-Sumar, guidato da Pedro Sanchez. I socialisti si attestano come seconda forza con il 30,1% dei voti e 20 seggi, uno in meno del 2019.

10 giugno, 10:11

Francia, "fronte popolare per fermare Le Pen"

Il segretario del partito socialista francese, Olivier Faure, chiede la “creazione di un fronte popolare contro l’estrema destra”, nelle elezioni legislative anticipate del 30 giugno, riprendendo così una proposta fatta ieri dal deputato della France Insoumise, François Ruffin. “L’estrema destra non è più semplicemente alle porte del potere ma ha messo un piede nella porta”, ha dichiarato Faure, in riferimento alla schiacciante vittoria dei nazionalisti nelle elezioni Ue di ieri.

Intervistato questa mattina da Franceinfo, Faure ha inoltre sottolineato che con meno del 15% delle intenzioni di voto “i macronisti non hanno più alcuna capacità di fare sbarramento” al Rassemblement National e di conseguenza “resta solo la sinistra”.

10 giugno, 08:52

Tusk primo per un'incollatura in Polonia

Il partito filoeuropeo di premier Donald Tusk Coalizione civica, con il 37,06% dei voti, ha vinto le europee in Polonia superando i sovranisti del partito Diritto e giustizia di Jaroslaw Kaczynski, sostenuto dal 36,16% di cittadini. Lo ha comunicato la Commissione elettorale nazionale sulla base di dati dal totale di seggi. Il terzo partito euroscettico, Confederazione, ha ottenuto il 12,08% di voti ed è seguito da Terza via (Partito di contadini e Polska 2050 di Szymon Holownia col 6,91%, mentre la Sinistra ha avuto il 6,3% delle preferenze. L’affluenza è stata del 40,65 %.

10 giugno, 08:42

Orban primo ma perde colpi

Battuta d’arresto per il premier ungherese, Viktor Orban, alle Europee. Fidesz, partito al governo in Ungheria, si è piazzato primo con il 43,7% dei voti ma in calo di circa otto punti percentuali rispetto a cinque anni fa. Fa incetta di voti Tisza, partito dell’ex dirigente di Fidesz, Peter Magyar, divenuto nel giro di poche settimane l’astro nascente dell’opposizione nel Paese: Tisza si è aggiudicato il 31,07% dei consensi.

10 giugno, 08:37

Macron, "francesi faranno la scelta giusta alle elezioni"

Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato questa mattina di avere “fiducia nella capacità” dei francesi “di fare la scelta più giusta” alle prossime elezioni anticipate.

“Ho fiducia nella capacità del popolo francese di fare la scelta più giusta per sé e per le generazioni future. La mia unica ambizione è quella di essere utile al nostro Paese, che amo così tanto”, ha scritto Macron su X (ex Twitter).

Il presidente francese ieri sera, dopo l’annuncio dei risultati delle europee, aveva annunciato lo scioglimento del Parlamento e la convocazione di nuove elezioni il 30 giugno e il 7 luglio.

10 giugno, 08:33

In Slovacchia Fico ammette sconfitta, felicitazioni ai liberali

Il premier slovacco Robert Fico ha ammesso la sconfitta del suo partito, lo Smer, alle europee e la vittoria dei Liberali. Sulla sua pagina di Facebook il primo ministro ha espresso le sue “felicitazioni al partito che ha vinto le elezioni, Slovacchia progressista”, e ai membri dell’europarlamento nuovamente eletto.

10 giugno, 07:33

Portogallo, vincono i socialisti

Si è concluso in Portogallo il conteggio dei voti. Il Partito socialista vince queste elezioni europee con il 32,1% e 8 seggi (ne aveva ottenuti 9 nel 2019), a pochi mesi dall’insediamento di un Governo di centrodestra.

Al secondo posto la coalizione conservatrice Alleanza democratica, con il 31,1% e 7 seggi. Chega e Iniziativa liberale entrano per la prima volta nel parlamento europeo con due deputati e, rispettivamente, il 9,79% e il 9,07% dei voti.

Eleggono un deputato anche il Blocco di sinistra e la Cdu, coalizione di comunisti e verdi, rispettivamente con il 4,2% e il 4,1%. L’astensionismo, sempre molto alto tra i portoghesi, è sceso al 62%, un risultato migliore rispetto al 2019, quando sfiorò il 70%. Merito anche del “voto in mobilità”, ossia il nuovo sistema di liste elettorali digitali grazie alle quali gli elettori hanno potuto votare anche al mare o comunque fuori dal comune di residenza e senza alcun tipo di preiscrizione.

10 giugno, 06:21

Italia: crescono FdI e PD, crolla l'M5S

FdI cresce ancora e si attesta al 28,9%: alla terza proiezione di Opinio Italia per la Rai il partito della premier continua a salire superando nettamente il risultato elettorale del 2022 (26%). E cresce ancora anche il Pd a guida Elly Schlein: rispetto al 19% del 2022, i voti per i Dem salgono al 24,5%. E’ questa la fotografia dei partiti alle elezioni europee secondo la terza proiezione di Opinio Italia per la Rai. Il campione è del 29%.

Fa bene Forza Italia ma nella terza proiezione gli azzurri non raggiungono la doppia cifra e registrano il 9,4% (circa l’8% nel 2022). Comunque sopra la Lega che si attesta all’8,5% contro l’8,8% delle politiche.

Crollo, invece, al momento confermato del M5S che scende dal 15,4% delle ultime elezioni all’10,4%. Al contrario Alleanza verdi sinistra aumenta considerevolmente i propri voti attestandosi - conferma anche la terza proiezione - al 6,7%: più che assicurata dunque l’entrata al Parlamento europeo e l’elezione di Ilaria Salis. Scende invece sotto la soglia di sbarramento Stati Uniti d’Europa (3,9%), che vedrebbe quindi sfumare il Parlamento europeo; stessa sorte per Azione (3,3%). Pace, Terra e Dignità si ferma al 2,3% e le altre liste sotto il 2%.


10 giugno, 06:16

La ripartizione dei seggi

9 giugno, 23:31

In Spagna vince il Partito Popolare e l'estrema destra di Vox avanza

La destra spagnola ha vinto le elezioni europee di domenica, precedendo il Partito Socialista del primo ministro Pedro Sánchez, in un voto segnato dall’ascesa dell’estrema destra.

Secondo i risultati ufficiali, il Partito Popolare (PP), il principale partito di opposizione spagnolo, ha ottenuto circa il 34% dei voti e 22 seggi al Parlamento europeo, contro il 30% circa dei voti e i 20 seggi dei socialisti.

Nel 2019, le ultime elezioni europee sono state vinte dai socialisti (21 seggi) davanti al PP (13 seggi).

Il partito di estrema destra Vox ha migliorato il risultato del 2019, ottenendo 6 seggi rispetto ai 4 di 5 anni fa e il 9,62% dei voti rispetto al 6,21%.


9 giugno, 23:12

Socialisti europei secondo partito. Marques: "Faremo valere nostre posizioni"

“Il nostro gruppo, i progressisti socialdemocratici europei, è il secondo partito in questo Parlamento. Abbiamo vinto in tutta una serie di Paesi, abbiamo avuto risultati importanti in molti Paesi. Considerando tutte le minacce alle forze democratiche ci tengo a sottolineare che abbiamo avuto un buon risultato”. Lo ha detto il vicepresidente del gruppo dei socialisti UE, Pedro Marques.

“Avvieremo i negoziati per la prossima legislatura in una posizione forte, che faremo valere nei confronti degli altri gruppi - ha sottolineato -. Però naturalmente voglio congratularmi con Ursula von der Leyen, la candidata del PPE per la vittoria in queste elezioni. È il gruppo più votato e questo va detto chiaramente”.

9 giugno, 23:06

In Italia la destra della Meloni in testa, davanti al PD

Anche in Italia la estrema destra ottiene il primato. Nel primo exit poll delle 23:00 Fratelli d’Italia, il partito della premier Giorgia Meloni, si piazza al primo posto con il 26-30% dei voti. La seconda forza del paese è il Partito Democratico il cui risultato oscilla tra il 21-25%. Sono i dati del Consorzio Opinio Italia per la Rai. Terzo partito è M5s con un forchetta tra il 10 e il 14%. Nel centrodestra, Forza Italia ottiene l’8,5-10,5 e si posiziona di misura davanti alla Lega (8-10%).

9 giugno, 22:31

Grecia, il leader di Syriza: "Ridotta la distanza dai conservatori"

“Siamo riusciti a ridurre la differenza (tra Nea Dimokratia e Syriza) dal 23% al 13%”: lo ha dichiarato Stefanos Kasselakis, leader di Syriza, nella sua prima dichiarazione sul voto europeo in Grecia.

A scrutinio ancora in corso, i conservatori di Nea Dimokratia sono al 27% mentre Syriza, la principale forza di opposizione, è al 14%. “L’alibi del 41% è finito” ha aggiunto Kasselakis, riferendosi alla vittoria di Nea Dimokratia alle elezioni nazionali di un anno fa, in cui si impose sugli altri partiti con oltre il 40%.

“Questo è il primo passo per un partito che si muove e cambia. Non ho alcun rimorso. Il popolo greco mi ha chiaramente dato il tempo di costruire una proposta di governo alternativa” ha aggiunto il leader di Syriza.

9 giugno, 22:27

Segui in diretta la ripartizione dei seggi

9 giugno, 22:14

Von der Leyen, "il PPE ha vinto, fermeremo gli estremisti"

Il Partito popolare è “la più grande forza al Parlamento europeo e nessuna maggioranza potrà essere formata senza il PPE. Costruiremo un bastione contro gli estremisti da sinistra e da destra. Li fermeremo”. Lo ha detto la candidata di punta del PPE, Ursula von der Leyen, alla serata elettorale del partito allo Stanhope hotel a Bruxelles.

“Abbiamo vinto le elezioni europee, siamo il partito più forte, ancora di stabilità, e questo è un grande messaggio”, ha sottolineato.

Questa campagna elettorale è stata “una delle esperienze migliori e più belle della mia vita politica. Ho visto un livello elevatissimo di fiducia nei confronti del nostro partito in Europa”, ha detto von der Leyen accompagnata dai cori ‘Ursula, Ursula’ scanditi dai sostenitori.

“Quello che i cittadini si aspettano da noi è che sapremo realizzare un’Europa forte”, ha sottolineato la candidata di punta del PPE.

“Stasera dobbiamo celebrare il nostro successo il più possibile, trascorriamo una bella e lunga notte, ma da domani dobbiamo lavorare per l’Europa, per i cittadini europei”, ha concluso.

9 giugno, 22:14

Avanzano le destre, ma la maggioranza di Ursula von der Leyen regge

Alle elezioni europee, crescono le destre e i sovranisti ma senza sovvertire gli equilibri parlamentari. La maggioranza Ursula quindi sembra reggere.

Stando alla seconda proiezione dell’Eurocamera, il gruppo del PPE (Parto Popolare Europeo, centro-destra europeista) passerebbe dagli attuali 177 eurodeputati a 186. I socialisti scenderebbero invece da 140 a 133 deputati e i liberali di Renew da 102 a 82.

I conservatori di ECR (Conservatori e Riformisti, centro-destra) crescerebbero da 68 a 70 e i sovranisti di ID (Identità e Democrazia) da 59 a 60, senza contare tuttavia i 17 eurodeputati di AfD (Alternative für Deutschland) che attualmente sono tra i non iscritti. Per i Verdi il calo sarebbe da 72 a 53 e per la Sinistra Ue da 37 a 36.

La proiezione riporta anche una pattuglia di ben 100 eurodeputati tra i non iscritti e gli “altri” ancora alla ricerca di un gruppo e che potrebbero incidere in maniera significativa sulla consistenza delle singole compagini che compongono l’emiciclo.

L’attuale Parlamento europeo conta 705 eurodeputati ma quello che si aprirà a luglio ne avrà 720.

9 giugno, 22:13

Le Pen esulta, "siamo pronti a governare la Francia"

“Non posso che salutare con favore questa decisione. Siamo pronti a governare se i francesi vorranno darci la fiducia” in queste nuove elezioni: lo ha detto Marine Le Pen commentando lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale annunciato da Emmanuel Macron.

Il candidato socialista Raphael Glucksmann, si dice invece “disgustato” dall’annuncio. ‘‘Emmanuel Macron ottempera alle esigenze di Jordan Bardella. Nulla lo obbligava a seguire l’agenda di Bardella”, ha detto Glucksmann in una reazione a caldo.

9 giugno, 22:00

Danimarca, Il Partito popolare socialista dato per vincente

Secondo i sondaggi, il Partito Popolare Socialista (SF) in Danimarca sarebbe uscito vincitore. Il partito di sinistra avrebbe ottenuto il 18,4% dei voti, davanti ai socialdemocratici del primo ministro Mette Frederiksen (15,4%) e al loro partner di coalizione Venstre (liberali, 13,9%).

Alle europee del 2019, il SF era arrivato terzo, con il 13,23% dei voti. Il 18,4% stimato gli permetterebbe di ottenere tre seggi al Parlamento europeo, rispetto ai due della scorsa legislatura. Il Partito Popolare Socialista fa parte del gruppo dei Verdi a livello europeo.

9 giugno, 21:33

Belgio, si conferma la divisione del Paese

Con il conteggio dei voti a uno stadio avanzato si conferma in Belgio la spaccatura del Paese, dove a trionfare, nelle Fiandre, sono i separatisti di destra ed estrema destra di N-VA (25%) e Vlaams Belang (22,3%), mentre nella francofona Vallonia - dove però lo spoglio va a rilento, circa 1/4 dei seggi - a guidare al momento sono i Liberali di MR (31,7%) e i popolari di Les Engagés. Al terzo posto i Socialisti (20,8%).

Secondo un exit poll condotto dall’università ULB di Bruxelles, la sinistra radicale PTB-PVDA sarebbe invece il maggior partito in Vallonia (il che sarebbe una vera e propria sorpresa e rappresenterebbe un ribaltone rispetto allo spoglio in corso). I separatisti di N-VA e Vlaams Belang, ad ogni modo, in questa parte del Paese non supererebbero nemmeno la soglia di sbarramento.

Per quanto riguarda la Camera federale, N-VA e Vlaams Belang sono in testa (22% e 17,5% rispettivamente) seguiti dai Socialisti (10,3%) e dai centristi popolari (10,2%). Grande affermazione dell’estrema sinistra col 9,5% dei consensi.

9 giugno, 21:19

L'annuncio ai francesi: Macron scioglie il Parlamento

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato domenica sera lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale e convocato le elezioni legislative per il 30 giugno e il 7 luglio

Dopo aver fatto riferimento alla netta avanzata del’estrema destra in queste elezioni, Macron ha detto “Alla fine di questa giornata, non potrò far finta che non sia successo nulla. A ciò si aggiunge la febbre che si è impossessata del dibattito pubblico e parlamentare nel nostro Paese negli ultimi anni”. “Per questo, ha continuato il presidente francese, “dopo aver effettuato le consultazioni previste dall’articolo 12 della nostra Costituzione, ho deciso di ridarvi la scelta del nostro futuro parlamentare attraverso il voto”. Macron ha anticipato che ancora in serata firmerà il decreto per la convocazione delle elezioni legislative.

9 giugno, 20:53

Bardella del RN: "Macron sciolga subito l'Assemblea Nazionale"

ll Rassemblement National (RN) di Jordan Bardella ha ottenuto una storica vittoria alle elezioni europee di domenica, infliggendo uno schiaffo al campo di Emmanuel Macron, che è stato invitato a sciogliere immediatamente l’Assemblea Nazionale. Rallegrandosi di questa “sconfitta bruciante” per “un presidente indebolito”, Bardella ha immediatamente invitato il presidente francese a organizzare nuove elezioni legislative per “prendere atto di questa nuova situazione politica”.

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Verso il trionfo il leader del Rassemblement National Jordan Baradella

  • Keystone
9 giugno, 20:19

Francia, ecatombe per Macron, doppiato dall'estrema destra del RN

Le Rassemblement National, il partito di estrema destra guidato da Jordan Bardella ha vinto le elezioni europee di domenica in Francia con più del doppio dei voti raccolti dal partito del presidente Emmanuel Macron. Secondo le stime di due istituti, il RN avrebbe ottenuto il 31,5%, rispettivamente il 32,4%,

Il partito pro Europa della maggioranza presidenziale è arrivato secondo, con il 15,2%, seguito dal socialdemocratico Raphaël Glucksmann (14%). Il presidente Macron si rivolgerà ai francesi in serata, ha annunciato l’Eliseo senza fornire ulteriori dettagli. Macron era ancora in riunione alle 20:00 quando sono stati annunciati i risultati.


9 giugno, 19:51

SPD battuta, ma "Scholz resta cancelliere"

Nonostante il disastro per la SPD alle elezioni europee, Olaf Scholz rimarrà in sella. “Il Cancelliere federale è a capo di questo governo, che abbiamo formato insieme con tre partiti, e continuerà a esserlo”, ha detto sulla rete ARD la co-presidente del partito socialdemocratico Saskia Esken. “Ha la nostra piena fiducia. La SPD è unita, e su questo potete contare”.


9 giugno, 19:47

Germania, 29 seggi ai conservatori contro 16 per AfD

In Germania i conservatori della CDU-CSU otterrebbero 29 dei 96 seggi tedeschi al parlamento europeo, l’AfD 16, la SPD 14 e i Verdi 12. Lo prevede il sito del telegiornale del primo canale pubblico ARD basandosi su una proiezione delle 18:57. La neonata formazione dei populisti di sinistra BSW conquisterebbe 6 seggi, la FDP 5 e la Sinistra (Linke) 3. All’interno della coalizione alla sola CDU andrebbero 23 seggi.


9 giugno, 19:34

Von der Leyen: "Puniti gli estremisti di destra e sinistra"

“Il popolo ha punito gli estremisti di destra e di sinistra”. Lo ha detto la candidata di punta del PPE, Ursula von der Leyen, parlando in videocollegamento ai rappresentanti dell’Unione cristiano-democratica riuniti a Berlino. La dichiarazione arriva dopo i primi exit poll delle Europee in Germania che vedono i conservatori la CDE-CSU in testa con il 29,6% dei voti.

9 giugno, 19:28

Olanda, l'estrema destra di Wilders battuta di un soffio da Timmermans

La coalizione Laburisti-Verdi guidata da Frans Timmermans è in vantaggio sull’estrema destra di Geert Wilders alle elezioni europee nei Paesi Bassi. Stando agli exit poll diffusi dal Parlamento europeo ed elaborati da Ipsos, l’alleanza europeista otterrebbe 8 seggi rispetto ai 7 assegnati al Partito per la libertà (PVV). I sondaggi confermano quanto indicato subito dopo il voto olandese che si è tenuto giovedì.


9 giugno, 19:01

Europe Elects dà in crescita il PPE e la destra sovranista di ID

Secondo la prima proiezione delle elezioni europee di Europe Elects, aggregatore indipendente di sondaggi e dati, con i primi risultati post elettorali da sei Paesi il centrodestra del PPE si proietta a 184 seggi (+6), il centrosinistra di S&D va a 136 (-4), i liberali di Renew vanno a 88 (-14). I conservatori di ECR hanno 73 seggi (+5). La destra di ID 67 (+8), Verdi/Ale 56 (-16), Sinistra va a 36 (-1). Con 80 seggi (+31) i non iscritti diventerebbero il quarto gruppo.


9 giugno, 18:19

Malta, sconfitta per il partito al Governo

La rappresentanza all’Europarlamento di Malta, il più piccolo dei Ventisette con soli sei deputati, sarà ancora a maggioranza relativa dei laburisti al Governo. Questi perdono però terreno rispetto al passato, penalizzati da uno scandalo di corruzione. Dovrebbero avere tre poltrone, mentre i nazionalisti conservatori due o tre. La presidente uscente dell’emiciclo di Strasburgo, Roberta Metsola, è certa della riconferma.

9 giugno, 18:16

A Cipro centrodestra in testa, la sorpresa è lo youtuber Fidias

Il centrodestra è in vantaggio a Cipro alle Europee secondo quanto indicato dai primi exit poll. I cristiano democratici di Disy (Ppe) sono primi, in una forchetta che va tra il 25,5 e il 28,5%, seguiti dai marxisti-leninisti di Akel (The Left), tra il 23 e il 26%. Al terzo posto la vera sorpresa delle elezioni nell’isola del Mediterraneo: tra il 12 e il 15% si è piazzato Fidias Panagiotou, youtuber famosissimo a Cipro che si è presentato senza alcuna lista alle urne, da candidato totalmente indipendente.

I partiti Diko e Edek - entrambi nel gruppo S&D all’Eurocamera - sono fermi invece al quarto e al quinto posto: il primo viaggia tra il 7,5% e il 10,5%, il secondo tra il 3,5 e il 5%. A seguire gli ultra-europeisti di Volt, che secondo gli exit poll sono tra il 3 e il 4,5%. Fanalino di coda è Allineamento Democratico (Dipa), che al Pe siede tra i liberali e che non andrebbe oltre il 3,5%. Cipro ha diritto a sei seggi all’Eurocamera.

9 giugno, 18:15

Exit poll in Grecia: conservatori in testa, segue Syriza

Urne chiuse in Grecia: gli exit poll danno in testa i conservatori di Nea Dimokratia (membro del Partito popolare europeo) tra il 28 e il 32%. Segue Syriza (del gruppo della Sinistra al Parlamento europeo) tra il 15,2 e il 18,2%.

Il partito socialista del Pasok sarebbe al terzo posto, tra il 13,9 e il 10,9. Seguono i comunisti del Kke (tra il 10,3 e il 7,9) e il partito di estrema destra Ellinikì lisi (Soluzione greca) dato tra il 10 e il 7,6%.

9 giugno, 18:08

Germania, a picco i socialdemocratici del cancelliere Scholz

I socialdemocratici del cancelliere Olaf Scholz si avviano verso una pesante sconfitta alle elezioni europee in Germania. Stando ai primi exit poll delle reti televisive ARD e ZDF, sono i conservatori a figurare ampiamente in testa con circa il 30% dei suffragi. L’SPD non è nemmeno seconda ma terza, superata anche dall’estrema destra: l’AfD si attesta infatti al 16,5%. E in generale si profila una battuta d’arresto per l’intera coalizione “semaforo” oggi al potere a Berlino.

9 giugno, 17:18

Estrema destra in testa in Austria

Il partito di estrema destra FPÖ è in testa alle elezioni europee in Austria, secondo gli exit poll pubblicati dai principali media. L’FPÖ ha ottenuto il 27% dei voti, diventando per la prima volta la forza politica più importante nel Paese e aggiudicandosi 6 seggi contro i 3 del 2019. Gli altri partiti, dai socialdemocratici ai verdi, sono tutti in calo, ma quelli che perdono di più sono i conservatori al potere.

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