Europee, tocca a slovacchi e italiani

Gli slovacchi hanno cominciato a votare sabato mattina per le elezioni europee, in una giornata - la terza della maratona elettorale nell’UE - che vede andare alle urne anche i lettoni, i maltesi e, dal pomeriggio, pure gli italiani. La campagna in Slovacchia è stata segnata dall’attentato a colpi di pistola del 15 maggio contro il premier Robert Fico, che si sta riprendendo, un episodio che ha rafforzato il sostegno al suo fronte, ostile all’aiuto militare all’Ucraina. Il clima della consultazione è poi stato ulteriormente appesantito dall’aggressione di venerdì sera in Danimarca contro la premier Mette Frederiksen, picchiata per strada.

Il 59enne Fico, presentatosi provato da due lunghi interventi chirurgici e dalla degenza, ha annunciato mercoledì che riprenderà il lavoro questo mese e ha descritto lo sparatore come “un messaggero” dell’odio politico verso la sua formazione populista, lo Smer-SD, che nei sondaggi ha il vento in poppa. C’è curiosità anche per l’effetto sul tasso di partecipazione: il 22,9% del 2019 era uno dei più bassi dell’UE. ll Paese di 5,4 milioni di abitanti elegge 15 dei 720 deputati del prossimo Parlamento di Strasburgo.

Gli olandesi, lo ricordiamo, avevano aperto il ballo giovedì, seguiti venerdì da irlandesi e cechi. La maggior Parte dei Ventisette andrà alle urne però domenica. È attesa un’avanzata dei partiti populisti, nazionalisti, euroscettici e di estrema destra, già confermata in parte dagli exit poll nei Paesi Bassi. In Italia, il partito della premier Giorgia Meloni è dato al 27%, in testa alle preferenze davanti al PD e ai Cinque Stelle. Potrebbe vedere eletti 22 suoi rappresentanti contro i 6 attuali, su un totale di 76 eurodeputati italiani.