Si aggrava la posizione dell'ex cancelliere Sebastian Kurz nell'inchiesta nata in Austria dal cosiddetto scandalo Ibiza. Thomas Schmid, ex fedelissimo di Kurz e un tempo alla guida della holding di partecipazioni statali OeBAG, nonché segretario generale del Ministero delle finanze, sta collaborando con la giustizia e ha deposto per quindici giorni in procura da giugno a oggi. Lo hanno reso noto martedì le stesse autorità giudiziarie e sulla stampa sono apparsi stralci dei verbali in cui Schmid accusa apertamente Kurz.
Austria, Kurz sotto pressione
Telegiornale 19.10.2022, 14:30
Il filone di indagine in questione è quello relativo ai sondaggi manipolati che secondo gli inquirenti nel 2017 avrebbero contribuito a spianare la strada di Kurz verso la testa dell'ÖVP, il partito conservatore, e da lì alla Cancelleria.
Il Ministero delle finanze di Vienna non solo li avrebbe in parte pagati, ma avrebbe anche pubblicato annunci in un quotidiano in cambio della loro diffusione sulla stampa. "Per me è importante sottolineare che ho fatto uso di questo strumento solo perché ho ricevuto incarico diretto da Kurz", ha dichiarato Schmid. Un'accusa che il legale dell'ex cancelliere, Werner Suppan, si è affrettato a bollare come "falsa". La procura l'ha presa invece tanto sul serio da ordinare martedì una nuova serie di perquisizioni nelle sedi di due società.
Indagato dall'ottobre del 2021, Kurz aveva lasciato la guida dell'Esecutivo quello stesse mese e poi anche quella del partito e la politica nel mese di dicembre. Ora anche lui rispedisce al mittente le affermazioni dell'ex collaboratore, che si dice pronto a contestare in tribunale. A suo dire, Schmid sta solo cercando di ottenere lo status di testimone chiave, così da evitare imputazioni a suo carico. Secondo Kurz, "nelle sue attuali dichiarazioni, lo stesso Thomas Schmid afferma di aver ripetutamente mentito nelle sue chat e di aver spesso detto a tutti quello che voleva sentire. Alla fine si scoprirà che è così anche in questo caso", afferma l'ex cancelliere.
L'inchiesta trae origine, come scritto, dalla vicenda di Ibiza: in un video divenuto pubblico nel 2019 e girato in Spagna, l'ex vicecancelliere Heinz-Christian Strache, esponente dell'FPÖ, una formazione di destra, dava l'impressione di essere pronto a farsi corrompere. Questo aveva portato alla rottura della coalizione con l'ÖVP allora al potere.
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Telegiornale 19.10.2022, 22:00