L’ex cancelliere austriaco Sebastian Kurz è stato dichiarato colpevole di falsa testimonianza venerdì, al termine di un processo che lo vedeva accusato di aver mentito a una commissione parlamentare quando era ancora in carica.
“Sebastian Kurz è colpevole”, ha dichiarato il giudice di Vienna nel pronunciare una condanna a 8 mesi di carcere con la condizionale, su richiesta del pubblico ministero che aveva avviato il procedimento.
Il 37enne, ex leader dei popolari ÖVP, che ha sempre respinto le accuse, non avrebbe detto il vero davanti alla commissione d’inchiesta sullo scandalo ‘Ibiza’ dell’ex leader FPÖ Heinz Christian Strache, così l’accusa della Procura per reati economici ed anti-corruzione WKSTA.
Il processo si basa in prima linea sulle chat di Thomas Schmid, ex CEO della holding di partecipazioni statali Öbag ed ex uomo di fiducia di Kurz che ora però collabora con gli inquirenti.
L’ex cancelliere ha negato di aver “consapevolmente” ingannato i parlamentari che lo avevano interrogato nel 2020 sul suo ruolo nella nomina di un amico intimo, Schmid appunto, a capo della potente holding pubblica.
“Sono stato informato, ma non sono stato io a decidere”, ha detto, mentre il pubblico ministero, al contrario, lo ha dipinto come se controllasse tutto nel suo partito.
In Austria, interferire in una procedura di nomina non è di per sé un reato, ma nascondere la verità mentre si è interrogati sotto giuramento è punibile con tre anni di reclusione.
Se Kurz ha ricevuto una condanna sospesa a 8 mesi, è invece di 6 mesi con la condizionale la pena inflitta al suo ex capo di gabinetto, Bernhard Bonelli, nell’ambito dello stesso processo.
Il caso si inserisce nello scandalo “Ibizagate”. Nel 2019, un video girato con una telecamera nascosta sull’isola spagnola durante una vacanza da funzionari austriaci aveva rivelato pratiche potenzialmente fraudolente nella classe politica.
Austria, Kurz condannato
Telegiornale 23.02.2024, 20:00