Le testimonianze di vicini e parenti hanno svelato che il raid statunitense di domenica (un drone ha colpito un'auto di kamikaze pronti ad attaccare l'aeroporto di Kabul) ha lasciato dietro di sé una scia di sangue di 10 civili uccisi, tra cui sette bambini. Erano tutti membri della stessa famiglia, stavano uscendo da una vettura nel vialetto della loro casa quando il drone ha colpito il bersaglio, ha raccontato al Washington Post Abdul Matin Azizi, un vicino che ha assistito al raid.
La CNN ha riportato la testimonianza del fratello di una delle vittime, che ieri aveva riferito di nove morti, di cui sei bambini: Zamaray (40 anni) Naseer (30), Zameer (20), Faisal (10), Farzad (9), Armin (4), Benyamin (3), Ayat e Sumaya (2 anni). Oggi, i resti di Malika, un'altra bambina di due anni, sono stati identificati dai membri della famiglia come la decima vittima nell'attacco.
Secondo quanto riferito su Twitter da Muslim Shirzad, giornalista ex presentatore di Tolo News, Naseer era un ufficiale dell'esercito afghano e per sei anni è stato interprete per le forze straniere. Doveva sposarsi il 30 agosto, e tutti i membri della sua famiglia stavano aspettando di partire per gli Stati Uniti.
Il Pentagono, senza entrare nei dettagli, si è detto "a conoscenza" delle notizie di civili morti nel raid. "Non siamo nella posizione di poter smentire", ha detto il portavoce John Kirby, aggiungendo che gli USA stanno continuando "a raccogliere informazioni e a valutare".
La Casa Bianca non si sbilancia, riferendo che c'è un'"inchiesta in corso". La portavoce Jen Psaki ha citato la nota in cui il Pentagono ricorda che l'esplosivo in mano agli attentatori potrebbe aver innescato altre conseguenze nelle vicinanze e ha assicurato che gli USA prendono tutte le misure possibili per evitare l'uccisione di civili durante i loro raid dal cielo.
Le notizie della famiglia sterminata nel raid hanno scatenato l'indignazione dell'opinione pubblica, che va ad aggiungersi alla bufera che da settimane investe Washington per la gestione del ritiro delle truppe dall'Afghanistan.
Una polemica alimentata in queste ore anche da una ricostruzione di Politico che, basandosi su tre conference call classificate, ha riferito che il 26 agosto il Pentagono era a conoscenza di un imminente "evento con vittime di massa" all'aeroporto di Kabul. Tanto che i comandanti sul campo proposero un piano per chiudere anche l'Abbey Gate entro il pomeriggio. Ma gli americani decisero di mantenere aperto l'ingresso per consentire ai britannici di continuare le evacuazioni. E alle 18.00 locali un kamikaze si è fatto esplodere proprio a quel gate, uccidendo anche 13 marines.
Catena della Solidarietà
La Catena della Solidarietà si è attivata per una raccolta fondi a favore della popolazione in Afghanistan, le cui necessità dal punto di vista umanitario sono state amplificate dall’ascesa al potere dei talebani. Donazioni sono possibili sul conto postale 10-15000-6 o direttamente sul sito www.catena-della-solidarietà.ch.
Nuove esplosioni a Kabul
Telegiornale 30.08.2021, 22:00