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Fascismo, bufera su Torino

In Italia non si placano le polemiche sul Salone del Libro, scoppiate per la partecipazione di un editore che inneggia al fascismo

  • 8 maggio 2019, 09:00
  • 22 novembre, 22:15
01:19

RG 7.00 dell'8.5.2019 - Il servizio di Claudio Bustaffa

RSI Info 08.05.2019, 07:56

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In Italia non si placa la bufera sul Salone del Libro di Torino, scoppiata per la partecipazione di un editore che inneggia al fascismo.

Il personaggio, controverso, si chiama Francesco Polacchi, ed è militante di casa Pound. È il responsabile della casa editrice Altaforte, una di quelle invitate alla fiera. Si professa fascista e dice: "L’antifascismo è il vero male di questo Paese. Mussolini è stato sicuramente il miglior statista italiano".

Dichiarazioni che hanno scatenato le polemiche. In diversi (Wu Ming, lo storico Carlo Ginzburg, Zerocalcare, la presidente nazionale dell'ANPI Carla Nespolo, in segno di protesta, hanno rinunciato a partecipare al Salone. E, varcando i confini italiani, anche il Museo di Auschwitz, ha dato il suo ultimatum: scegliete o noi, o loro. Altri invece al Lingotto ci saranno, per sostenere la cultura contro il pensiero illiberale.

Polacchi si difende così: "Le mie parole sono state travisate. Attaccano me per censurare Matteo Salvini". Il ministro dell'interno leghista ha infatti pubblicato un libro-intervista proprio con la casa editrice Altaforte. Volume che sarà, appunto, presentato a Torino.

RG/joe.p.

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