La Federal Reserve (Fed) statunitense e la Banca centrale europea (BCE) hanno ribadito di essere pronte a gestire un’emergenza derivante da un’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
I loro rispettivi presidenti, Janet Yellen e Mario Draghi si sono però soffermati martedì anche sui punti interrogativi che avvolgono le prospettive di crescita in Europa e Stati Uniti, consapevoli che un’eventuale Brexit potrebbe fare da innesco a una catena di eventi in grado di offuscare l'orizzonte.
"È molto difficile prevedere il modo e le dimensioni con cui il voto in Gran Bretagna potrebbe impattare l’economia dell’Eurozona e i mercati", ha detto Draghi a Bruxelles mentre la Yellen, davanti al congresso statunitense, ha parlato di "considerevole incertezza" e di "significative ripercussioni economiche" negli USA in caso di un addio britannico all’UE.
ansa/reuters/ZZ