Rolando Del Torchio, l'italiano di Angera, sul Lago Maggiore, rapito nell'ottobre del 2015 a Dipolog City nelle Filippine, è stato rilasciato oggi e si trova sotto la custodia delle autorità locali che lo hanno individuato nell'isola di Sulu. Pare essere in condizioni di salute precarie.
Del Torchio, 56 anni, è un ex sacerdote ed era stato sequestrato nel suo ristorante, nel sud della Filippine dove viveva da alcuni anni, in un'area dove operano diversi gruppi separatisti musulmani. Gli investigatori avevano puntato subito su Abu Sayyaf, il gruppo terroristico noto per la sua strategia di rapimenti a scopo di estorsione e, secondo i media locali, la famiglia avrebbe pagato un riscatto di oltre 600 mila franchi.
Aveva lavorato a fianco degli agricoltori e dei pescatori locali, installando cooperative per migliorare le loro condizioni in un'area tra le più povere dell'arcipelago a maggioranza cattolica. Tale impegno gli era costato minacce di morte e di rapimenti da parte dei clan locali. Dopo aver smesso la tonaca nel 2001, era comunque rimasto a Dipolog City.
ATS/sdr