Democratici e repubblicani hanno trovato un accordo per mettere fine dopo tre giorni allo "shutdown" la chiusura delle attività governative per mancanza di budget. "Riapriranno entro poche ore", ha garantito il capo dell'opposizione Charles Schumer dopo il raggiungimento del compromesso temporaneo, che ha permesso al Senato di votare lunedì una legge che assicura i finanziamenti fino all'8 febbraio. L'approvazione è giunta con 81 sì e 18 no.
L'intesa con il suo omologo della maggioranza, Mitch McConnell, garantisce che si discuta "immediatamente" della sorte delle centinaia di migliaia di Dreamers, arrivati da giovanissimi nel paese in modo illegale, e che beneficiano ancora solo per qualche settimana di un programma varato dall'amministrazione Obama che permette loro di restare negli Stati Uniti. Questo era il principale punto di disaccordo che aveva indotto finora i democratici a negare il loro accordo al finanziamento e senza il loro appoggio non si poteva raggiungere il quorum richiesto di 60 voti su 100.
Con il voto di lunedì sera dovrebbe essere stato levato anche il possibile ostacolo all'arrivo di Donald Trump in Svizzera, previsto giovedì, per partecipare al WEF di Davos. Il presidente intende partire per Davos secondo il programma: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders nel briefing con i giornalisti.
pon/AFP/Reuters