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Formigoni alla sbarra con Daccò

Il faccendiere residente a Lugano sarà processato con l'ex presidente della Regione Lombardia, per la vicenda dei fondi neri della Fondazione Maugeri di Pavia

  • 3 marzo 2014, 22:46
  • 6 giugno 2023, 14:30
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La sede del Tribunale di Milano

  • ANSA

Rinvio a giudizio per una decina di persone, fra le quali spiccano i nomi dell'ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e di Pierangelo Daccò, il faccendiere residente a Lugano su cui già grava una condanna al carcere per il fallimento dell'ospedale milanese "San Raffaele". Le accuse sono di corruzione ed associazione a delinquere, in relazione alla vicenda dei fondi neri della fondazione Maugeri, struttura di riabilitazione di Pavia.

La decisione è stata presa lunedì pomeriggio dal giudice dell'udienza preliminare Paolo Guidi, dopo circa 5 ore di camera di consiglio. Il dibattimento si aprirà il prossimo 6 maggio, dinanzi ai magistrati della decima sezione penale del tribunale di Milano. Fra gli imputati figurano anche l'ex direttore amministrativo della Maugeri Carlo Passerino e l'ex assessore regionale Antonio Simone.

Formigoni è accusato di aver beneficiato di viaggi aerei, di vacanze ai Caraibi e di un elevato sconto per l'acquisto di una villa in Sardegna, in cambio di delibere da parte della Giunta che assicurassero alla fondazione rimborsi indebiti per le funzioni non tariffabili. I legali dell'ex governatore si sono definiti "amareggiati ma non sorpresi" per la decisione del giudice. L'esito dell'udienza preliminare - affermano - "non ci toglie l'assoluta convinzione di un'accusa che non regge al vaglio critico".

Red.MM/ANSA/ARi

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