La ricerca di ulteriori vittime della frana in Papua Nuova Guinea sono state definitivamente interrotte. Lo hanno fatto sapere venerdì le autorità locali, definendo l’area del disastro come una “fossa comune”.
Si tratta della frana che nella notte tra il 23 e il 24 maggio scorsi è caduta in una zona montagnosa del paese insulare, travolgendo - secondo il più recente bilancio - oltre 2’000 persone. Stando all’Organizzazione internazionale per le migrazioni, sinora sono stati recuperati solo undici corpi.
A causa del rischio di ulteriori crolli, nell’area circa 8’000 persone hanno dovuto lasciare i villaggi situati nell’area. Già lo scorso 28 maggio, un funzionario dell’UNICEF aveva affermato che sarebbe stato “molto improbabile trovare sopravvissuti”.
Papua Nuova Guinea, non ci sono più speranze
Telegiornale 28.05.2024, 12:30