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Enorme frana in Papua Nuova Guinea, oltre 600 morti

Sale tragicamente il bilancio della frana scesa venerdì: almeno 150 le case sepolte – Situazione complicata anche dalla guerra tribale

  • 26 maggio, 11:34
  • 26 maggio, 20:53
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SEIDISERA del 26.05.2024 Il servizio di Chiara Savi

RSI Info 26.05.2024, 19:09

  • keystone
Di: AP/dielle 

In Papua Nuova Guinea un’enorme frana scesa venerdì sul villaggio di Maip Muritaka ha provocato centinaia di morti: l’ultima stima delle vittime fornito dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni parla infatti di più di 670 persone decedute.

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Papua Nuova Guinea, il bilancio si aggrava

Telegiornale 26.05.2024, 20:00

Serhan Aktoprak, capo della missione dell’Agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni nella nazione insulare del Pacifico meridionale, ha dichiarato che la revisione del bilancio delle vittime si basa sui calcoli effettuati dai funzionari del villaggio di Yambali e della provincia di Enga, secondo i quali più di 150 case sono state sepolte dalla frana di venerdì. La stima precedente era di 60 case e 100 o più persone.

Il governo dell’isola del Pacifico meridionale sta valutando se richiedere ufficialmente un maggiore sostegno internazionale. Stati Uniti e Australia, Paese vicino e il più generoso fornitore di aiuti esteri della Papua Nuova Guinea, sono tra i governi che hanno dichiarato pubblicamente di essere pronti a fare di più per aiutare i soccorritori.

Gli equipaggi hanno perso le speranze di trovare sopravvissuti sottoterra e tra le macerie, che vanno fino a una profondità di 6-8 metri, ha detto Aktoprak. “Lavorare tra i detriti è molto pericoloso e il terreno sta ancora scivolando”.

Le autorità governative stanno allestendo centri di evacuazione su terreni più sicuri su entrambi i lati dell’enorme striscia di detriti, mentre tonnellate di terra instabile e la guerra tribale, molto diffusa negli altopiani del Paese, minacciano i soccorsi.

Il disastro ha interrotto la principale autostrada che attraversa la provincia e i convogli che da sabato hanno trasportato cibo, acqua e altri generi di prima necessità nel villaggio devastato a 60 chilometri dal capoluogo di provincia, Wabag, hanno affrontato come scritto i rischi legati ai combattimenti tribali nel villaggio di Tambitanis, a circa metà del percorso. I soldati della Papua Nuova Guinea hanno garantito la sicurezza dei convogli.

Il numero dei feriti e dei dispersi è ancora in fase di valutazione: sette persone, tra cui un bambino, sabato hanno ricevuto cure mediche, ma i funzionari non hanno fornito dettagli sulle loro condizioni. Le strutture mediche sono state sepolte insieme a case, diverse piccole attività commerciali, una guest house, una scuola e una stazione di servizio, hanno detto i funzionari.

La Papua Nuova Guinea è una nazione diversificata, in via di sviluppo, con 800 lingue e 10 milioni di persone che sono per lo più agricoltori di sussistenza.

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La frana ha sepolto il villaggio di Maip Muritaka

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Notiziario 26.05.2024, 11:00

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Papua Nuova Guinea, il bilancio si aggrava

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